diritto, edizione cartacea

01 Marzo 2016 | in categoria/e diritto edizione cartacea esperti

FISCO E LAVORO - Utilizzo contante oltre la soglia, attenti alle sanzioni

L’innalzamento da 1.000 a 3.000 euro della soglia per il trasferimento del denaro contante riguarda sia il soggetto che effettua il pagamento, sia (anche) chi riceve la somma di denaro. Infatti, qualora sia commessa la violazione del limite, il Ministero delle Finanze (MEF) potrà irrogare due distinte sanzioni per ciascun soggetto. Pertanto, se il soggetto che riceve la somma di denaro intende eliminare il rischio di una specifica sanzione, deve rinunciare ad ottenere la somma di denaro che gli viene trasmessa. La legge fa riferimento, in generale, al mero “trasferimento”, essendo completamente irrilevante la causale che determina il passaggio della somma di denaro. Ad esempio può trattarsi del pagamento relativo all’acquisto di una merce, per una prestazione di servizi, o anche la restituzione di un prestito. Invece sono esclusi dall’ambito di applicazione della disposizione i prelevamenti di denaro effettuati da coloro che sono titolari di conto corrente bancario o postale. In questi casi manca il presupposto in quanto il mero prelevamento di denaro non determina alcun trasferimento di denaro in favore di un altro soggetto. Occorre tuttavia considerare che se da una parte il prelevamento bancario, indipendentemente dall’importo movimentato, non determina la violazione delle disposizioni in materia di antiriciclaggio, i continui movimenti di denaro contante potrebbero essere considerati quali operazioni sospette. Non sussiste in questo caso un obbligo di comunicazione automatico da effettuarsi in favore del MEF; ma gli istituti di credito dovranno valutare di volta in volta se effettivamente l’operazione in questione possa indurre il sospetto di riciclaggio. Qualora l’esame dell’operazione possa effettivamente paventare un rischio di riciclaggio i predetti soggetti dovranno effettuare la relativa comunicazione di “operazione sospetta”. In tale ipotesi, cioè affinché un’operazione possa essere considerata sospetta, è irrilevante l’importo oggetto di trasferimento.

A cura del dott. Francesco Mandolfino
Esperto contabile - revisore conti
0185.935021
340.2984225
www.studiomandolfino.it