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diritto
05 Ottobre 2017 | in categoria/e attualita diritto edizione cartacea utilità
Video e commenti su Facebook possono costare caro: 35 denunciati per il video contro l'autovelox
Automobilista scambia un controllo sull’assicurazione per un autovelox e posta il video sul social scatenando il putiferio: denunciati in trentacinque
Un’auto della Polizia Municipale ferma a bordo strada, apparecchiature posizionate verso le auto in transito: una scena che fa subito scattare il timore di aver superato i limiti di velocità. Però sai anche che le rilevazioni vanno segnalate con appositi cartelli. E questa volta non c’erano. Allora in un attimo dentro scatta un senso di rivalsa: si estrae lo smartphone dal taschino e si fa il video che immortala la Polizia “in flagranza di reato”. Sino a questo punto l’unica violazione contestabile all’automobilista protagonista di questa vicenda era il probabile utilizzo del cellulare alla guida (già di per sé pericolosa), se non fosse che poco dopo ha condiviso il video sui social, scatenando in pochi minuti la reazione indignata di centinaia di persone. Un gesto che, oltre alla momentanea soddisfazione (in poche ore il video ha raggiunto oltre 40 mila visualizzazioni e 3.500 condivisioni), gli ha procurato una denuncia per diffamazione e oltraggio, visto che all’interno del video non risparmiava epiteti nei confronti della Polizia Locale. Stessa sorte per altre trentaquattro persone che hanno commentato il video con insulti e addirittura istigazione a delinquere. E tutto questo per niente, visto che in realtà non si trattava di un autovelox, bensì di un controllo sulle assicurazioni e sulle revisioni dei veicoli in transito, attività per la quale non è previsto il preavviso con appositi cartelli, ma sono sufficienti quelli normalmente posti nel territorio comunale.SAPERE COSA SI STA FACENDO
Questa vicenda dimostra due cose fondamentali. La prima, che conoscere gli obblighi imposti dal Codice stradale non solo è il dovere di ogni guidatore, ma può essere utile per evitarci di cadere in errore e arrabbiarci inutilmente con le Forze dell’Ordine. La seconda, che Internet e i social network non sono “una realtà parallela”, ma appartengono a questo mondo. Quindi tutto ciò che si dice, scrive e fa nel virtuale ha ripercussioni sul mondo reale.
LA REPLICA DEL SINDACO DI CARASCO
In seguito alla vicenda il sindaco Massimo Casaretto è intervenuto sui media ribadendo l’importanza del lavoro svolto dalla polizia municipale: “Abbiamo investito proprio per l’acquisto di strumenti che consentano alla polizia locale di operare all’insegna della legalità e della trasparenza. Accertare infrazioni al codice della strada per la mancanza della copertura assicurativa, corrisponde a poter escludere che quel conducente si renda un domani protagonista di atti di pirateria della strada, ovvero non si fermi e fugga in caso di sinistro stradale. Per questo, non si possono di certo tollerare determinate affermazioni che estrinsecano reato andando a sminuire il serio operato di un’Amministrazione e di un Corpo di Polizia”.
NUOVI AUTOVELOX A SAN COLOMBANO
Nel frattempo, sono comparse due postazioni fisse di controllo elettronico della velocità sulla SP 225 della Fontanabuona. Si trovano a San Colombano Certenoli, una antistante al cimitero comunale e l’altra a Calvari, nei pressi del bar Torre. E pare ne metteranno una anche ad Aveggio, in prossimità del bar. Qualcuno afferma infine che siano solo dissuasori: in ogni caso è assolutamente necessario moderare la velocità nei centri abitati, specie laddove la visualità è limitata dalle curve o ci sono incroci pericolosi.
Tratto da CORFOLE! del 10/2017, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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