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29 Luglio 2014 | in categoria/e attualita vergogna

Confesercenti Tigullio: «Continua l'emorragia di imprese: una chiusura ogni due giorni»

E avanti così: invece di sgravare le imprese per creare lavoro e circolo di denaro il GToverno pensa bene di mandare gli statali in pre-pensionamento per "svecchiare" l'apparato: così ognuno di loro ci costerà il doppio (il pensionato + lo stipendiato)! E qui si continua a chiudere...

Dato ancora negativo a chiusura del primo semestre 2014 per quello che riguarda il saldo tra aperture e chiusure delle imprese del commercio e della ristorazione. Meno 60 esercizi di vicinato, - 40 pubblici esericizi, - 4 imprese di alloggio: questo il saldo al 30 giugno per il territorio provinciale, in particolare quello del Tigullio e del Golfo Paradiso. Ogni due giorni, in pratica, chiude un’impresa.

«L’emorragia sta rallentando rispetto ai primi bimestri dell’anno - commenta Enrico Castagnone, coordinatore di Confesercenti Rapallo - ma come ammesso da governo ed istituzioni finanziare, probabilmente, si inzierà a parlare davvero di ripresa solo nel 2015. L’anno prosegue infatti su un andamento negativo. L’Istat l’ha confermato nei giorni scorsi: -0,5% i consumi su base annua rispetto al maggio 2013, indice di fiducia dei consumatori in discesa a luglio a 104,6 da 105,6 del mese precedente».

«Le numerose scadenzedel periodo – aggiunge Ivan Rivara, coordinatore di Confesercenti Sestri Levante - ci restituiscono un quadro drammatico della situazione delle nostre imprese e della difficoltà di sopportare ancora i livelli insostenibili della pressione fiscale, il dato sulla demografia delle imprese lo certifica in modo inequivocabile. Chi di dovere, però, anziché riconoscere l'oggettivo momento di difficoltà e venirci incontro, non fa altro che metterci ancora i bastoni tra le ruote: pensiamo agli studi di settore, alla rigidità e ai parametri spesso distanti dalla realtà con cui vengono applicati».