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03 Maggio 2011 | in categoria/e attualita

400 anni fra noi: I Frati Cappuccini e Sestri

Nel mese dedicato alla Madonna, due libri che raccontano in modo diverso la presenza della fede nel nostro territorio

Nel ‘600 Sestri era già cristianizzata, come si evince dai numerosi luoghi di culto presenti all’epoca. Per i Frati la ‘bimare’ rivestiva una grande importanza anche per la posizione: era infatti porto da cui partire per la terra di missione. I primi frati furono quattro, ospitati da famiglie di pescatori. Il loro obiettivo fu da subito la realizzazione di una chiesa e di un convento. Inizia da qui la storia illustrata in “I Frati Cappuccini a Sestri Levante, 400 anni fra noi...storia arte fede” il libro frutto della volontà di Padre Marco, Padre guardiano dei Frati Cappuccini sestresi. Il volume raccoglie le ricerche svolte da due studiosi del territorio, Francesco Baratta, presidente onorario dei  giornalisti cattolici della Liguria, appassionato di storia locale, e Federica Brugnoli, insegnante e scrittrice. Il primo si è occupato di tracciare una storia dei frati a Sestri, mentre la Brugnoli ha ripercorso la mariologia dei Frati Cappuccini. Il materiale era poi così cospicuo e di pregio da decidere di rendere indelebili i risultati della ricerca: così è nato il progetto del libro, che ha comportato per gli studiosi un impegno di circa un anno. “Abbiamo avuto anche altri contributi, che sono poi confluiti in forma di appendice – illustra Baratta - la prima è di Andrea Lavaggi, storico d’arte che ha descritto le opere contenute nella chiesa dei frati, la seconda è dell’architetto milanese Alberto Cippelli che ha descritto simboli, modelli e tipologie dell’architettura cappuccina, la terza è mia e riguarda la presenza del cristianesimo in Sestri nel XVII secolo, quando i frati sono approdati nella cittadina”. A corredo dei testi si trova un’ampia documentazione fotografica, con immagini tratte dagli archivi e scatti contemporanei realizzati da Giampiero Pighin Barbieri.
La costruzione della cappella - oggi chiesa - di San Pietro e del convento
Attraverso approfondite ricerche lo studioso è venuto in possesso dei progetti originali riguardanti sia la cappella di San Pietro, che divenne una chiesa nel 1640, sia il convento, quello che ancora oggi domina con la sua posizione la Baia del Silenzio e che fu realizzato nel 1685: “I documenti erano conservati nell’archivio del Pammatone, dove all’epoca c’era il convento provinciale posto al servizio dell’allora ospedale genovese. I progetti furono approvati dal senato della Repubblica Genovese, ispirati dal consiglio dei 24 saggi di Sestri, che esprimevano la volontà dei cittadini di realizzare un convento per i frati”.
Le ‘scaramucce’ con i Domenicani e l’amore dei compaesani
Obiettivo molto sentito per i cappuccini, ma lungamente ostacolato e al centro di episodi “coloriti”, come il rapporto con i Domenicani dell’Annunziata, che rendono ancor più stuzzicante la lettura dell’opera. Le fonti storiche però testimoniano anche che la presenza dei Cappuccini fu sempre ben vista dagli abitanti: “Sono stati 400 anni d’amore. La popolazione ha sempre amato i frati per la loro umiltà, per l’assistenza spirituale e soprattutto per la carità”.
Il ruolo della Vergine Maria
La storia dei Cappuccini non poteva essere avulsa dalla centralità della Vergine come Immacolata Concezione, simbolo dei Frati stessi. E all’argomento si è  interessata Federica Brugnoli, analizzando, con il supporto di una suggestiva iconografia, il suo ruolo nella letteratura, “per vedere come attraverso i secoli poeti e scrittori abbiano voluto lodare la vergine”. Brugnoli ha quindi preso in considerazione un periodo storico molto esteso, dal 1100 al 1900, e l’opera di ventidue autori italiani, da Dante a De André, quattro poeti maledetti e quattro pontefici: Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo I e Benedetto XVI. Una seconda sezione prende in esame la figura della Vergine nella Bibbia: “Abbiamo visto come l’Immacolata Concezione abbia radici antiche, che attingono addirittura nel primo e nell’ultimo libro della Bibbia, la Genesi e l’Apocalisse – spiega Brugnoli - Nella Bibbia ella viene analizzata dall’apparizione dell’Angelo fino alla morte di Gesù: è vista come madre che genera la vita e poi come madre ansiosa e silenziosa, che soffre per il figlio, ma si mette da parte perché non vuole ostacolare la sua missione. Sotto la croce la Vergine è sola come Gesù, ma a lui unita nell’amore”.
Il libro è disponibile presso il convento dei Frati Cappuccini, le librerie sestresi Guerisoli e Due Erre e presso le Edizioni  Paoline di Chiavari.  Il ricavato è destinato a finanziare le attività dei Cappuccini.

Francesca Vulpani
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Tratto da CORFOLE! del 5/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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