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    ecologia, edizione cartacea

    01 Febbraio 2010 | in categoria/e ecologia edizione cartacea il tappiro

    Altro che Fontana-buona: qui l'acqua sembra marmellata!

    Il Tappiro a un attento cittadino: fa analizzare l'acqua del rubinetto e scopre una situazione allarmante
    Altro che Fontana-buona: qui l'acqua sembra marmellata!
MArio Cervetto

    Questa vicenda e la conseguente assegnazione del Tappiro d'ardesia ad un cittadino in rappresentanza di una comunità molto più ampia, ha dei contorni per così dire "torbidi". Ma andiamo con ordine. Questa estate il signor Cervetto, un residente della Val Fontanabuona, luogo in cui l'acqua dovrebbe rispettare la propria nomea, apre il rubinetto e con sua enorme sorpresa vede qualcosa che mai si sarebbe aspettato: 'una sorta di marmellata', come illustra molto efficacemente. Cervetto, persona scrupolosa e assai pignola per evitare di fare facili allarmismi fa verificare l'acqua dalla ASL 4 per un periodo congruo di tempo e con intervalli di 15 giorni nella speranza che l'acqua non sia sempre così. Tutto questo accade a luglio, quando l'acqua viene portata con le autobotti, e Cervetto, scrupolosamente, riempie bottiglie d'acqua non proprio limpida, scrivendo mese, giorno, ora e minuto. Il risultato delle analisi dell'ASL 4 è sconcertante: un grado di torbidità dell'acqua superiore  dell' 80% rispetto il consentito (Acqua non conforme al D.Lgs. n°31/01 per il parametro Torbidità (18NTU). Insomma acqua non pura. 'Molto preoccupante - esclama Cervetto - se si pensa che fino al 2001 questo superamento avrebbe avuto risvolti penali per chi gestisce l'acqua'.
    Le regole sull’acqua destinata all'uso alimentare debbono rispondere a determinati requisiti: dal punto di vista fisico deve essere incolore, inodore, insapore (anche se riscaldata), limpida, aerata e fresca; chimicamente deve avere un residuo fisso, sali disciolti, compreso fra 70 e 500 mg per litro; non deve contenere ammoniaca, nitriti, grandi quantità di nitrati (sostanze di per sé non dannose, ma provenienti in genere da putrefazione di sostanze organiche), fosfati, cloruri e metalli pericolosi per la salute (piombo, mercurio e altri). Dal punto di vista batteriologico l'acqua potabile deve contenere  pochi germi (non più di 100 per ogni cm3) e comunque nessun germe patogeno. Ma Cervetto non si ferma alle analisi e propone anche una soluzione per evitare il passaggio delle autobotti, l'inquinamento relativo, il tempo degli operai e soprattutto la possibile somministrazione di acqua non conforme "si potrebbe semplicemente utilizzare l'acqua che c'è in abbondanza sul territorio, basta fare come facevano i nostri vecchi ovvero scavare di 10-20 metri con una modica spesa. Molti privati hanno già fatto questa operazione con risultati definitivi. Ho scritto anche al Sindaco - termina Cervetto - e ho iniziato una raccolta firme più che altro per informare i cittadini e far muovere le persone preposte al controllo”
    .<brLa risposta del Sindaco, l'avv. Gabriele Trossarello: “Confermo che il signor Cervetto è molto sensibile al problema acqua. A fine Ottobre 2009 ha inviato in Comune una copia delle analisi fatte dall’ASL ed il giorno dopo, come Comune, abbiamo indirizzato ad Iride una raccomandata chiedendo un intervento risolutore in merito. Iride ha risposto prontamente affermando che la loro acqua ‘proviene da fonti ampiamente monitorate dalle Asl competenti tramite ARPA e dai laboratori interni” e che i loro tecnici avanzeranno delle “proposte per migliorare e risolvere l’approvvigionamento potabile a Moconesi Alta. Sta di fatto che le analisi commissionate dal signor Cervetto dicono il contrario e cioè che vi sarebbe stata la violazione del parametro Torbidità di cui al D. Lgs 31/01, per cui sembra proprio che qualche problema con le autobotti di Iride ci sia stato. Come amministrazione comunale abbiamo tenuto sotto pressione tutta l’estate Iride, in quanto sono noti i problemi di approvvigionamento della parte alta del comune il cui servizio è oramai da molto tempo stato loro affidato. Per la prima volta abbiamo anche mandato la Polizia Municipale a controllare eventuali sprechi, non tanto per elevare sanzioni, bensì al fine di razionalizzare il consumo dell’acqua. Dalle relazioni di servizio si evince che però molto spesso l’acqua viene ancora usata per fini diversi da quelli potabili e ciò causa un  aggravamento della situazione. Continueremo quindi a mantenere alta la guardia affinchè il servizio reso da Iride sia pari alle legittime aspettative degli utenti, i quali –per parte loro- dovranno fare un uso corretto dell’acqua fornita e rispettoso delle ordinanze che vengono emesse in merito. Tale tematica è infatti tenuta in alta considerazione dalla nostra amministrazione.” Il parere di Corrado Cicciarelli, difensore civico e responsabile Adiconsum per il territorio, da sempre impegnato nelle lotte per il bene più prezioso: "La situazione denunciata dal cittadino è molto grave e sicuramente serve come campanello di allarme per il futuro. Occorrono controlli e attestazioni di potabilità verificabili. Sarebbe auspicabile che ogni autobotte viaggiasse con un certificato per capire da dove viene presa l'acqua, con gli accertamenti di potabilità del caso. Si potrebbe poi anche pensare ad una fornitura alternativa e gratuita di acqua nei momenti in cui questa non fosse potabile per un qualsiasi motivo perchè non si può lasciare il cittadino privo di questo bene essenziale. Un po' come accade quando si bloccano le strade con un'ordinanza del Sindaco: se le macchine possono transitare unicamente grazie ad un tratto autostradale, in quel tratto l'autostrada diventa immediatamente gratuita per tutti gli automobilisti”.
     In ogni modo la vicenda non è da sottovalutare e assume contorni ancora più inquietanti se pensiamo che l'analisi fatta dal Cervetto ha tenuto conto solo del parametro fisico e non di quello chimico e batteriologico. Sicuramente i cittadini di Moconesi Alto o di qualsiasi altro luogo in cui si riscontra il problema, laboratori alla mano e grazie alla segnalazione dell'attento cittadino saranno ancora più vigili e potranno così prontamente informare l'amministrazione e le autorità sanitarie sulle eventuali irregolarità riscontrate.


    Altre immagini collegate alla notizia:

    Gabriele TrossarelloGabriele Trossarello
    COrrado CicciarelliCOrrado Cicciarelli

     


    I commenti dei lettori
    Da Moconesi:

    Ma cosa ci tocca leggere......si affronta il problema dell'acqua mandando in "missione" il povero messo comunale così da attuare un semplice gioco delle parti che ha come unico effetto quello dello scaricabarile......... ora serve domandarsi: "questo è un modo giusto di amministrare? questo è il modo giusto di tutelare e rappresentare i cittadini?" L'infaticabile attività profusa da questa amministrazione nel dispensare sorrisi o pacche sulla spalla certo non risolve il problema dell' acqua che affligge molte famiglie. Questo non vuole essere una bocciatura del nuovo Sindaco in quanto lo spirito critico che anima queste parole deve piuttosto essere inteso come uno stimolo verso una persona che ha tutte le carte in regola per fare molto bene. Allora caro Sindaco non limitarti al compitino, lo scaricabarile è tipico delle amministrazioni che dicono di essere a favore della gente ma che, in realtà, hanno poco interesse al raggiungimento del bene comune, assumiti le tue responsabilità ed inizia una battaglia per "restituirci" la nostra acqua. Grazie e Buon lavoro


    un altro cittadino di moconesi:

    veramente anch'io ho letto l'articolo e mi sembra di aver capito che il messo comunale sia stato inviato per controllare gli sprechi, non per analizzare l'acqua.. basta leggere..
    a me risulta che la gestione delle acque a Moconesi Alto sia stata affidata ad Iride molti anni fa (sarebbe bene informarsi di chi è stata questa bella idea!!) e che il Comune non c'entri pi&ùgrave; nulla se non in funzione di controllo, ma se mi sbaglio correggetemi pure..
    vedo comunque che acque torbide ed idee confuse vanno di pari passo..
    Olè!


    cittadino di Moconesi:

    Se ogniunosi attivasse nel far analizzare l'acqua del rubinetto, certamente si convincerebbe dell' esistenza di una situazione allarmente, non certo dovuta alla qualità delle nostre sorgenti, ma allo stato di degrado e abbandono in cui versa la rete idrica della Privincia di Genova. La totale mancanza di manutenzione alla rete di distribuzione rende inutile ogni intervento di sanificazione ottenuto mediante clorazione dell'elemnto anzi, la presenza di un elevata percentuale cloro, scioglie i residui "pesanti" dovuti all'ossidazione delle condutture, colorando il liquido di un giallo paglierino.


    cittadino di serra di cicagna:

    il fenomeno dell' acqua torbida si verifica spesso anche a serra. quando piove poi....
    la prossima volta la farò analizzare.


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