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cultura, edizione cartacea, itinerari, storia locale, tempo libero, uscire
di Pier Luigi Gardella | 02 Febbraio 2016 | in categoria/e cultura edizione cartacea itinerari storia locale tempo libero uscire
Torriglia, il paese che sorge tra un castello... e un canestrello
Nel nostro giro alla scoperta del significato del nome dei nostri paesi, ci portiamo questa volta in Val Trebbia per conoscere la sua principale località in provincia di Genova, Torriglia che sorge in una conca sottostante il monte Prelà, molto ricco di acque sorgive. Antiche sono le sue origini collegate al periodo della prima evangelizzazione della Valle e legate all'abbazia di Patrania, di chiara origine longobarda. Restano dubbi sulla reale collocazione dell'Abbazia che studi recenti definiscono “un consorzio tra le chiese di S. Maria di Montebruno e S. Maria di Torriglia”. Si suppone pure che Patrania altro non sia che l'antico nome di Torriglia: in documenti del XIII secolo si trova infatti citata la “ecclesia sanctae Mariae de Padragna”.
Sopra un promontorio si possono ammirare i ruderi del castello. Secondo alcune fonti locali fu eretto intorno all'anno 1000, ma la sua datazione è ancora incerta a causa dei frequenti interventi di distruzione e di riedificazione che si susseguirono nei secoli. Il castello è tuttavia citato in una Bolla del 1153 di papa Anastasio IV e fu possedimento prima dei Malaspina, poi dei Fieschi ed infine dei Doria che lo mantennero sino al 1799 quando, per i noti eventi dell’occupazione napoleonica, fu assalito e distrutto dagli stessi abitanti di Torriglia. Ed è proprio il castello che ha dato il nome al paese. Esso deriverebbe infatti da Turricula, piccola torre, dove il suffisso latino -icula si è poi trasformato nel dialettale -iggia e nell'italiano -iglia.
IL CANESTRELLO DA COSA PRENDE IL NOME?
Una eccellenza di Torriglia, che la fa conoscere in tutta la regione, sono i suoi “canestrelletti”, biscotti circolari in pasta frolla a forma di margherita a sei punte, con un foro al centro e dal colore dorato. La loro produzione è documentata a Torriglia dal XVIII secolo, anche se sono molti i paesi dell'entroterra ligure e del basso Piemonte che ne rivendicano le origini. Nel Settecento un canestrello era donato ogni anno ai confratelli dell'Oratorio di San Vincenzo, che sorge tutt'oggi accanto alla chiesa parrocchiale, quale testimonianza della loro appartenenza alla Confraternita. Oggi il Canestrelletto è prodotto da nove aziende locali riunite nell'Associazione Il Canestrelletto di Torriglia, che promuove il prodotto attraverso iniziative turistiche e gastronomiche sul territorio. Ma qual è l’etimologia del “canestrelletto”? Il suo nome secondo alcuni deriverebbe da “canestro” il cesto in paglia dove erano messi i biscotti a raffreddare, dopo essere stati tolti dal forno. Un'altra ipotesi deriverebbe invece il nome dal disegno dello stampo a pinza con il quale erano cotti. In questo caso l'origine è il piemontese “canesterlè” che significa fare una graticola con canne. Ma, indipendentemente dal nome, la bontà dei canestrelletti di Torriglia è indiscutibile.
I commenti dei lettori
daniela carraro :
Un articolo impreciso e confuso.....
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