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05 Marzo 2013 | in categoria/e benessere edizione cartacea esperti salute

Medicina omeopatica: questa sconosciuta!

A cura della Dr.ssa Elisabetta Micheli
Responsabile del Reparto Omeopatico

Quanti preconcetti si accumulano nella mente quando pensiamo all’Omeapatia! Medicina naturale che non fa male… molto lenta… non c’è niente dentro. Ma cosa è veramente corretto? Sfatiamo almeno la domanda base. Per prima cosa l’Omeopatia non è solo “naturale”, perché tutto è “omeopatizzabile” Tutto ciò che può provocare un sintomo patologico, di origine vegetale, animale e minerale, può essere diluito e dinamizzato e usato per cura quegli stessi sintomi. La prima legge dell’Omeopatia è proprio “simila similibus curentur”, il simile è curato dal simile. La guarigione può essere ottenuta mediante la somministrazione a dosi infinitesimali di quelle sostanze che a dosi normali provocano gli effetti negativi che si vogliono curare. Molto lenta: l’errore nasce dal considerare “curabile” una malattia in poco tempo quando questa è insorta magari molti anni prima ed è dovuta ad errori ripetuti della nostra esistenza. Il processo di vera guarigione in omeopatia è un lento ripercorrere a ritroso di tutte le tappe morbose che hanno portato la persona al suo attuale stato di salute. Nelle patologie acute invece il rimedio omeopatico corretto è molto rapido, la vera difficoltà sta nel trovare quello che fa per noi con le nostre modalità e ritmi patologici. I rimedi omeopatici conosciuti sono alcune migliaia e per lo stesso disturbo ne esistono molti a seconda di come si presentano i sintomi (es. un mal di gola può essere con sensazione di spina conficcata in gola, migliorato dal freddo, con le mucose secche e brucianti o l’ugola violacea, ecc…). Ci sono molte possibilità di cura che devono essere calibrate sull’attenta analisi delle “modalità” con le quali i disturbi stessi si presentano. Solo allora il rimedio omeopatico sviluppa le sue sorprendenti e rapide potenzialità curative. La medicina allopatica, cioè tradizionale, accusa l’omeopatia di essere un placebo perché non contiene niente, si parla di tracce di sostanze e talvolta neanche di quelle. Ma è poi vero? Chimicamente si, ma energeticamente possiamo solo dire: provare! Sarà una sorpresa, un benessere acquisito, una migliore capacità di risposta rispetto ad altri tipi di terapie e un generale rafforzamento del nostro organismo. L’omeopatia non introduce sostanze nell’organismo che reagiscano alle malattie al posto nostro, ma fa reagire naturalmente il nostro organismo, con le sue infinite possibilità di auto-guarigione, spesso soffocate dai nostri cattivi stili di vita.

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Tratto da CORFOLE! del 3/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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