EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • VENDO vendo pavimento in lamina...
    • VENDO cassettiera settimanale i...
    • VENDO baule verde nero vintage ...
    • VENDO specchio ovale da sala ot...
    • VENDO scarpiera 4 piani/cassett...
    • VENDO vendo inserto per camino ...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    Rollè di tacchino ai finocchi

    Per 4 persone: 1 fetta larga di sottocoscia di tacchino,10 fette di melanzana, olio extra vergine d'oliva q.b., 1 pomodoro, finocchio per 4, 1 cucchiaio di farina, vino rosso, pepe nero, prezzemolo, b...

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    attualita, cultura, edizione cartacea, storia locale

    di CLaudia Sanguineti | 05 Febbraio 2013 | in categoria/e attualita cultura edizione cartacea storia locale

    Il Crocifisso Nero di Chiavari : resistette inspiegabilmente a un incendio e fu protagonista di un miracolo che salvò migliaia di levantini. Ma oggi è appena conosciuto e non compare in alcuna guida

    Il Crocifisso Nero di Chiavari : resistette inspiegabilmente a un incendio e fu protagonista di un miracolo che salvò migliaia di levantini. Ma oggi è appena conosciuto e non compare in alcuna guida

    Narra la storia che il Crocifisso risalga al 1200, ma “molti cittadini, a differenza del culto della Madonna dell’Orto, sanno a malapena cos’è”: lo hanno fatto notare di recente il professor Marcello Vaglio e l’esperto di storia locale Cesare Dotti, entrambi dell’associazione culturale O Castello. “Un peccato, perché è stato uno dei fatti religiosi e storici più rilevanti della città. E se non fosse per qualche guida, nei pannelli informativi fuori dalla chiesa di San Giovanni Battista che raccoglie al suo interno il prezioso Crocifisso, non c’è traccia: una mancanza alla quale bisognerebbe rimediare”.

    Il Crocifisso: scampato MIRACOLOSAMENTE all’incendio E’ RIMASTO INSPIEGABILMENTE NERO, NONSTANTE I TRATTAMENTI
    La Confraternita dei Disciplinanti dell’antico oratorio di Sant’Antonio Abate è solita portarlo in processione la sera del Giovedì Santo, in memoria della Passione del Signore. E’ appunto dopo una di queste processioni, presumibilmente intorno al 1600, quando poste le candele non bene spente nel solito luogo, la chiesa viene coinvolta da un incendio che fa cadere persino il tetto e anche parte delle mura. I  Disciplinanti trovano  il Crocifisso coperto di sassi, annerito dal fumo, ma intatto e illeso.  Da allora il Cristo conserva il suo colore fuligginoso anche dopo essere stato per due volte ridipinto al naturale, e viene trasferito nel vicino oratorio della Santissima Annunziata, dove rimane fino al 1641. Il 3 maggio di quell’anno è solennemente traslato alla chiesa di San Giovanni Battista e un anno dopo viene istituita la Compagnia della Santa Croce per testimoniare la devozione al Cristo Nero. Il culto aumenta sensibilmente non solo da parte dei chiavaresi, ma anche di tutte le popolazioni limitrofe. Ma c’è una data che diventa ancora di più storia: il 25 agosto.

    Il miracolo delle rondini, 25 agosto 1835
    E’ estate e il pericolo del colera dall’Asia sta già facendo i suoi danni. Antonio Maria Gianelli, arciprete di Chiavari, ha intensificato la preghiera e  il 25 agosto prepara  una grande e pubblica processione di penitenza con il Crocifisso Nero: quel giorno, dice la storia, partecipano oltre 7mila persone. Il corteo arriva in piazza Madonna dell’Orto, il Cristo nero è innalzato sopra un palco di fronte al santuario mariano e l’arciprete chiede che il suo “gregge” si salvi dal morbo. Le stesse persone pregano e implorano perché siano salvate. E accade l’inatteso: uno stuolo di rondini, scomparse da tempo dal cielo di Chiavari, sfreccia all’improvviso festoso sulla folla e, dopo aver volteggiato intorno al Cristo Nero, si allontana rasentando il tetto del santuario. E’ un chiaro segno di grazia, Chiavari è salva e preservata dal colera. Da quel giorno il culto del Cristo Nero ha avuto sempre più sviluppo e questa data è  stata ricordata per anni e anni con particolare devozione da molti fedeli.

    E oggi? Le “bussole” per orientarsi nel miracolo
    A inizio gennaio è stata presentato un nuovo libro sulla chiesa di San Giovanni, edito da Gammarò e curato da Mario Bertelloni, che ha riportato alla luce una guida scritta dal giornalista Paolo Sanguineti, sensibile cultore, cronista e storico delle tradizioni religiose di Chiavari. Il testo, che dedica spazio anche al culto del Crocifisso Nero venerato nella chiesa, è stato scritto nel 1967 ed oggi è una piccola ma preziosa “bussola” per orientarsi dentro ai tesori nascosti della parrocchia più importante di Chiavari. E non è un caso che sia stato pubblicato quest’anno: vuole infatti essere un omaggio a 40 anni dalla scomparsa del giornalista. Ma, soprattutto, colma quel vuoto riscontrabile nel pannello didattico fuori dalla chiesa, che non fa parola di quel Cristo Nero che ha fatto un pezzo di storia della città.

    Tratto da CORFOLE! del 2/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO