EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • IMMOBILIARE a monleone di cicagna, af...
    • VENDO vendo cancelletto di sicu...
    • VARIE cerco galline collo nudo,...
    • VARIE cerco piantine di lamponi...
    • VARIE cerco gabbia per conigli ...
    • VENDO per smobilito soffitta, c...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    Pasqua senza uova e agnello? La ricetta vegana del numero scorso ha destato interesse in molti di voi: ecco allora un approfondimento con Lorenzo Podestà e una nuova ricetta

    Rinunciare ad una saporita bistecca alla fiorentina, a un piatto di lasagne al ragù appena sfornate o a una prelibata orata al forno che fa venire l'acquolina in bocca solo a guardarla? Per i b...

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    letture

    01 Dicembre 2008 | in categoria/e letture

    Storie di vallata 3: borghi perduti, leggende e personaggi del territorio nell'ultimo libro di Eugenio Ghilarducci

    Storie di vallata 3: borghi perduti, leggende e personaggi del territorio nell'ultimo libro di Eugenio Ghilarducci

    Dopo storie di vallata 1 e 2 (che promettiamo ai lettori di recensire nei prossimi mesi ma che non hanno alcuna pretesa di continuità, se non per la data di uscita) ecco arrivare l'ultima fatica di Eugenio Ghilarducci appassionato cultore di storia locale e storico collaboratore del Corriere della Fontanabuona e del Levante.Il libro è come sempre una piccola perla di fatti e misfatti del territorio.
    Cominciando dai toponimi scopriamo che Barego o meglio la dicitura “no Barego” significa “andare nel borgo”: quello più antico sulla zona cosiddetta di transito, Traxio, Trazo (l'attuale Traso). Lì il fiorire di leggende come quella del Gran Diavolo e del Diavolino che da anni scorazzavano tra la Fontanabuona e la Val Bisagno cannibalizzando i “foresti”. Nessuno si preoccupò troppo della cosa, proprio in quanto.. foresti! O quella di Giuan e i “cercatori d'oro”, di cui non sveliamo nulla lasciandovi il gusto della ricerca.
    Dalle figure maligne il libro passa a quelle benevole che hanno segnato la vita di molte persone con Bartolomeo Schenone, benefattore di Lumarzo, paese posto in alta Valfontanabuona, dove ai tempi di alcune terribili malattie come il colera (ben otto epidemie di rilievo dal 1828 al 1886, due delle quali causarono la morte di centinaia di adulti su tutto il territorio) “decise di rimanere scapolo e dedicarsi anima e corpo a migliorare la condizione sociale dei suoi concittadini, soprattutto dei bambini.
    Questo comportamento gli procurò non pochi nemici tra quelli che, al contrario, sfruttavano le diverse situazioni di disagio, ma ottenne di allontanare il mal vezzo dell'usura”. Oggi la sua opera è ancora viva. La sua residenza è una moderna struttura per anziani affidata ad una cooperativa di Vercelli, la Punto Service, una delle migliori in Italia in questo specifico campo. Non si stupisca il lettore per questa variazione d'uso di quello che ancora oggi viene chiamato l'asilo “perchè gli anziani - come ha recentemente ricordato il vice Sindaco Lercari - ormai molto più numerosi dei bambini, hanno bisogno dello stesso amore, delle stesse attenzioni riservate ai bambini che un tempo vi erano ospitati”.
    Funzione di questo libro è però soprattutto quello di “ricordare ai giovani come era curato l'ambiente che dispensava frutti, fiori e tanti sapori; come era duro il lavoro dei campi e grande il rispetto della proprietà altrui nonostante la vita grama che si doveva affrontare ma con una solidarietà che, pur nel campanilismo, abbracciava le intere vallate come un'unica grande famiglia”. Si va quindi alla riscoperta dei borghi fantasma di Barego di Bargagli e Canate di Davagna grazie alla preziosa collaborazione della Preside dell'Istituto comprensivo Valtrebbia, dottoressa Rita Piddisi, che ha impegnato il personale insegnante e gli studenti dei plessi di Bargagli, Davagna, Torriglia e Rovegno a promuovere diverse iniziative indirizzate all'educazione ambientale, alla conoscenza e ad all'eventuale recupero di piccole e grandi cose che abbiano il passato fatto parte della storia o delle usanze del loro territorio.
    Oggi, grazie a questo impegno, queste scuole parteciperanno al concorso “Il territorio che vorrei” indetto dal Collegio dei Geometri, proprio con lo studio di riqualificazione dei suddetti borghi. E poi “Canate che deriva dal latino cannetum poiché per secoli, al margine del rivo che si univa al Bisagno in località Cavassolo (Calzuolo), si raccoglievano le canne che all'epoca servivano per la creazione dei soffitti a canniccio della città”. Anche qui un seguito di leggende miste a realtà. Questa zona “fu adibita a confine dove mandare i colpevoli di piccoli reati, in maggioranza amministrativi, affinché lavorando trovassero modo di riscattarsi”; dalle cronache di Nicolò Pallavicino sei donne di Triora accusate di stregoneria, meno una che per evitare la tortura si buttò dalla finestra, furono poi inviate proprio a Canate e assieme agli uomini lì confinati crearono delle famiglie.
    Prova ne è che a partire dal '600 si inizia a trovare il cognome Basura che nel dialetto di Imperia e dintorni significa “strega”. Per ambedue i borghi il progetto degli studenti è di rivitalizzarli in tutti i sensi. Ad esempio per Barego l'idea e di farlo diventare “borgo-vacanza dotato di tutte le strutture tecnologiche inserite nelle costruzioni restaurate in pietra e con energia ricavata da pannelli fotovoltaici o in alternativa da una centrale alimentata a biomassa esclusivamente boschiva è ispirata alla recente attivazione delle centrali di Campoligure e Rossiglione che forniscono calore e luce a scuole municipi e a numerose abitazioni di questi comuni.”
    E chissà che tutto questo non diventi pratica per queste realtà oggi riscoperte proprio dai giovanissimi.
    Il libro disamina anche l'odissea del Monte Antola negli anni Ottanta, prima di divenire Parco Regionale con una moderna funzione ed un nuovo rifugio grazie anche al Cai Ligure e alla Federazione escursionistica. Non può ovviamente mancare un piccolo richiamo all'arte culinaria: ecco quindi la ricetta della “zuppa sarvega” della “Marinin”, nonnina ultracentenaria, mista ai ricordi ancora vivi nei discorsi degli anziani “si falciava un fieno speciale gradito al bestiame per il sapore di salso del mare... e in tutto il comune di Bargagli erano presenti ben 1.200 mucche e 600 vitelli”. Altri tempi che possono però rivivere nei nostri cuori grazie a un libro come questo, uscito in libreria giusto in tempo per un intelligente acquisto natalizio.
    Giansandro Rosasco


    Altre immagini collegate alla notizia:


     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Pasqua senza uova e agnello? La ricetta vegana del numero scorso ha destato interesse in molti di voi: ecco allora un approfondimento con Lorenzo Podestà e una nuova ricetta

      Rinunciare ad una saporita bistecca alla fiorentina, a un piatto di lasagne al ragù appena sfornate o a una prelibata orata al forno che fa venire l'acquolina in bocca solo a guardarla? Per i b...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO