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di Silvia Franchi | 02 Maggio 2012 | in categoria/e letture

Piccola grande Libreria di Santa: Tv e insegnanti i peggiori nemici della lettura

Amore. Gioia. Sorpresa. Turbamento. Sono le parole che si rincorrono sui tre banner dche ondeggiano appesi al soffitto: “Sono le emozioni che si provano leggendo un libro”, Guido Carota, titolare della “Libreria di Santa” di via Cavour, a Santa Margherita, ci accoglie buttando lì una frase che sembra quasi scontata. Non è così. La lettura non è mai scontata e ci arricchisce sempre. Certo, occorrerebbe fare più attenzione nella scelta...

LEGGIAMO libri ‘PILOTATI’ DALLA TV
“La lettura è qualcosa di intimo, di profondamente personale”. Eppure le nostre scelte sono spesso pilotate: “Le maggiori case editrici pensano solo a farsi la guerra per primeggiare sul mercato – puntualizza Carota – Il risultato? Si leggono solo determinati volumi perché lo ha detto la tv o la tal rivista. Sa qual è il libro più venduto di questo periodo? Quello di Flavio Insinna, seguito da Carlo Verdone e la Pivetti.”

LE DONNe LEGGONO PIù DEI MASCHI
A detta di Carota  “Per le case editrici le librerie solo solo spazi dove mettere in mostra i libri, accantonando la funzione del libraio”. Che, invece, è una figura chiave per introdurre alla lettura, soprattutto agli inizi: “Se si sbaglia a consigliare un libro si finisce per perdere un potenziale lettore, forse per sempre”. Succede con i bambini e i ragazzini, che arrivano qui con la “lista della spesa” fornita dagli insegnanti che spesso mettono in pratica una politica di lettura completamente errata, a parte qualche “mosca bianca” che accompagna in libreria gli alunni. Il risultato? Gli studenti scelgono i libri a seconda del numero di pagine: meno sono, meglio è. Inoltre i maschi tendono ad abbandonare presto la lettura.

e-book contro carta: chi vincerà?
Il libro digitale avvicinerà le nuove generazioni alla lettura? “I puristi della carta storcono il naso. Ma so che in India anche i testi scolastici vengono forniti in formato digitale, con grande risparmio per le famiglie. Quindi, perché no? Non si può far finta che non esista un cambiamento in atto. E poi anche il libro ha impiegato 400 anni per imporsi”. D'altro canto è difficile pensare che il piacere di entrare in libreria o in biblioteca, aggirarsi per tra gli scaffali passando in rassegna i titoli sfino all'ebbrezza di individuare il libro che si sta cercando e di buttarsi a capofitto nelle pagine possa diventare solo un ricordo.

SE SI LEGGE POCO E MALE è anche colpa degli insegnanti
Con la crisi e i continui mutamenti sociali, la gente legge ancora? La risposta è spiazzante. “La gente non ha mai letto. Ci hanno illuso che la lettura sia aumentata dagli anni Novanta ad oggi. Ma non è vero. Come ho detto, in Italia le politiche della lettura, a livello scolastico, editoriale, e non solo, sono del tutto sbagliate. Le librerie sono affollate solo a Natale, per il regalo di circostanza. Anche se non c'è niente di peggio che donare un libro a chi non ama leggere” osserva il libraio quasi in un sussurro, posando lo sguardo sulle copertine, come fossero i volti di vecchi amici.

IL LIBRO non può essere un lusso: ABBASSARE E FISSARE I PREZZI
“Purtroppo non c’è una legge dignitosa come in Francia o in Germania che stabilisca un prezzo fisso e non scontabile per i libri: in questo modo si sarebbe verificato un abbattimento generale dei prezzi, cosa che avrebbe tutelato anche le piccole librerie come questa e incentivato alla lettura. Non vogliamo essere una lobby ma così non possiamo competere con la grande distribuzione. Per quel che mi riguarda spero che questo possa restare un luogo intimo, dove chi viene può riconciliarsi con il suo amore per la lettura, rilassandosi senza telefoni che trillano”. Lupus in fabula: squilla il cellulare. Chiedo venia e lo spengo. Poso anch'io lo sguardo sulle rilegature che nascondono pensieri, versi, racconti di amori travolgenti. Viene voglia di tuffarsi in quel groviglio di parole. La vita reale può aspettare.

Silvia Franchi

Tratto da CORFOLE! del 5/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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