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letture
di Cristina Parente | 05 Aprile 2011 | in categoria/e attualita edizione cartacea letture
IL LIBRO DEL MESE: IL MISTERO DEL CADAVERE SCOMPARSO
Corrado Barchi sbalordisce con un giallo denso di colpi di scena, ambientato tra i nostri luoghi e ispirato a un efferato omicidio realmente avvenuto a Chiavari
Un’inaspettata ispirazione narrativa per una persona coinvolta nel campo artistico, date le molteplici attività di musicista, compositore, arrangiatore e producer, sia a livello regionale che nazionale. Manager del gruppo musicale femminile Black Roses, Corrado Barchi si è trovato al “Pisa Book Festival”, una delle più importanti rassegne librarie italiane, come autore del suo nuovo giallo “Il mistero del cadavere scomparso” (Giovane Holden Edizioni).
- Com’è nato questo romanzo?
Una sera dell’estate del 2009, nell’ambito della rassegna “Doppio Giallo”, si tenne un convegno che trattava di un efferato caso di omicidio a Chiavari. Al termine della serata restai da solo per smontare gli apparati che avevo installato per la manifestazione. Rimasi un po’ impressionato per quanto avevo da poco visto e ascoltato, e, lì da solo, al buio, in quel luogo così misterioso e antico, cominciai ad avere paura. Pensai pure di trovarmi in un posto veramente adatto per consumare un atroce delitto. Tornai a casa e anziché scrivere musica come mio solito, cominciai a buttare giù il romanzo, ambientando le prime scene proprio in quel luogo tetro e misterioso.
Passarono due mesi e, avendo ormai scritto una decina di capitoli, decisi di sottoporlo a un’amica scrittrice.
- E che successe?
Fui incentivato a terminarlo! Nel frattempo avevo trovato anche l’editore, un’altra donna, Miranda Biondi titolare della Giovane Holden Edizioni, che si espresse positivamente e decise di passare alla stampa de “Il mistero del cadavere scomparso”.
- Come mai un titolo già noto nel cinema (ricordiamo il film del regista Carl Reiner del 1982) e nella letteratura (romanzo di Duquesnoy Jean-louis del 2009)?
Inizialmente si propese per il titolo originale, “Mistero a Villafranca”, ma il quello scelto, pur essendo già stato sfruttato, era più accattivante. Poi Marco Palagi, grafico della casa editrice, ha fatto un lavoro egregio con la copertina che fa riferimento ai fumetti francesi minimalisti e ai thriller degli anni ‘70.
- Chi è il protagonista del romanzo? E quanto ha in comune con l’autore?
Il personaggio si chiama Riccardo Corti, un tranquillo impiegato che si trova coinvolto in una rocambolesca avventura. Testimone di un assassinio, si ritrova a dover vincere molte paure e la sua innata codardia trasformandosi infine in un detective. Cambia completamente abitudini e modo di vivere a causa degli eventi e dalla situazione di grandissima pericolosità in cui si viene a trovare. Devo dire che a tratti mi somiglia molto, per le sue fissazioni, le paure, lo spirito critico, l’apprezzamento del gentil sesso, il senso dell’humor e molti piccoli particolari che durante la stesura non avevo notato. Chi ha letto il libro e mi conosce molto bene ha evidenziato questi miei aspetti in modo preciso.
- Nel libro le descrizioni sono ben curate e catturano il lettore come un film. Come si è sviluppato nella tua mente?
Be’, normalmente sono una persona che viaggia molto con la fantasia. Ho cercato di utilizzare al meglio la mia immaginazione, buttando giù ogni sera tutte le idee che mi venivano in mente e che ritenevo interessanti. Ho però creato un canovaccio, più volte variato durante la scrittura, per dare maggior incisività alla storia. La location dove si consuma il delitto è perfetta, e chi è andato a visitarla dopo aver letto la mia storia è rimasto impressionato. Un’amica addirittura mi ha confidato che appena terminata la lettura si è recata nel luogo sul far della sera per rivivere gli eventi della storia e a un certo punto un brivido le è corso lungo la schiena! Credo di essere stato anche un po’ aiutato in partenza da un luogo molto suggestivo e a me familiare. Parlando da musicista, è stato un po’ come avere un “La” di partenza…La storia si svolge poi in altre città del Tigullio, i nomi dei luoghi sono stati volutamente trasformati e in parte anagrammati, come fa un grande scrittore di gialli siciliano.
- A un occhio attento si notano informazioni dettagliate e riferimenti a fatti da addetti ai lavori. Come ti sei documentato per rendere credibile il tuo giallo?
Questo è stato uno degli aspetti più difficili della stesura oltre a quello di far incastrare tutti i dettagli, gli indizi e i particolari.Non ho esperienza legale e giuridica e tantomeno sull’ordinamento delle forze di Polizia. So che moltissimi scrittori di gialli bleffano e si concedono licenze poetiche in tal caso. Io ho cercato di attenermi alla realtà, studiando la materia in modo approfondito attraverso la consultazione di siti internet.
- Credi che Riccardo Corti s’imbatterà in un nuovo caso… ovvero, ci renderai presto lettori di un secondo libro?
E’ la domanda che mi fanno tutti dopo aver letto il libro. Be’, penso proprio di sì, anche se è presto per dirlo. Se comunque non sarà il sequel, credo scriverò un altro libro, magari fantasy-horror, ma per ora è solo un’idea.
- Preriresti diventare uno scrittore di successo o un musicista affermato?
Come musicista credo di aver dato parecchio in trent’anni di attività, la musica rimane sempre il mio primo amore. Questo per me è anche un secondo lavoro e non smetterò mai di suonare e scrivere canzoni. Scrivere un libro è stata un’esperienza bellissima, inaspettati poi sono stati i così tanti apprezzamenti ricevuti, alla mia età forse avrò piu chances a diventare il nuovo Camilleri. Ovviamente scherzo!
Tratto da CORFOLE! del 4/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
I commenti dei lettori
Corrado Barchi:
Un grazie a tutti per i commenti.
Marina C:
Devo proprio fare tanti complimenti a Corrado Barchi per questo suo primo romanzo!
Amo molto i gialli, ne ho letti parecchi e devo dire che "Il mistero del cadavere scomparso" appassiona subito il lettore che si affeziona al protagonista, immergendosi attraverso di lui nelle vicende narrate, nel dipanarsi del mistero, ansiosamente, fino all'ulima pagina.
Bravo!
anonimo:
Penso di leggerlo anch'io, sono fautore di nuovi artisti,nuovi scrittore e nuovi talenti,Se possibile vorrò sentire anche la sua musica e canzoni. Auguri, Renato Guerra
Marco Delpino:
Corrado Barchi non solo è un ottimo cantante, ma anche un bravo scrittore. Sono stato tra i primi a leggere il suo libro e non posso che augurargli tutto il successo possibile.
Marco Delpino
Sandra:
Fa venir voglia di leggerlo e di andare a vedere quel luogo così sinistro!
Elisabetta Robert:
Montalbano, Poirot, Maigret....personaggi che danno corpo a vicende che il lettore
segue e spesso non smette di leggere per il gusto di ....vedere il finale. Scrivere
un giallo è difficile, trama, colpo di scena, fatti, indizi, prove, ma se a creare tutto
quanto è un artista....è veramente una "chicca". Cristina Parente, conduce l'intervista
in modo da indurti a entrare nel tutto. Parole tra fantasia e realtà si susseguono e proprio devi correre in libreria per ...conoscere il mistero svelato o no...?
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