attualità

01 Febbraio 2011 | in categoria/e attualita

INTERVISTA A BOCCA DI ROSA: LUANA, VENDE L'AMORE E NON SORRIDE MAI

Arriva da Genova e bazzica tra Lavagna, Sestri Levante e Chiavari. E’ semi svestita e quel poco che ha addosso ha sicuramente visto tempi migliori. Il suo nome d’arte è Luana, fa la prostituta. E non sorride mai.
A che età e come hai cominciato? Avevo 23 anni e sono stata obbligata a fare "la vita". Mi sono sposata giovanissima, e quello è stato il mio primo errore. E non avevo un lavoro. Quello è stato il secondo errore.
Cosa intendi ? Non avere un lavoro è un grosso errore. Non solo non si ha l’indipendenza economica, ma non si ha neppure credibilità agli occhi della gente…non lavori, quindi non sai fare nulla.
E la tua famiglia? Con la mia famiglia ho chiuso quando mi sono sposata e con mio marito ci siamo lasciati qualche anno dopo; a me è rimasto l’appartamento ma con un mutuo enorme dal momento che ero rimasta sola. Ho pensato "cercherò un lavoro, due soldi da parte ce li ho, vedremo.." Ma non è andata così.
Hai avuto difficoltà? Ovunque andassi la risposta era solo un rifiuto oppure un cortese "casomai la contatteremo". Ci voleva dell’esperienza. Non avevo terminato gli studi per dedicare tutto il mio tempo a lui e alla casa.
Ma ci sarà pur stato un lavoro che poteva andare per te...eri giovane... Si..avrei potuto fare la cameriera, ma non avevo esperienza, la domestica, ma non avevo esperienza, la badante ma non avevo esperienza…
Mi riesce difficile credere che a vent’anni non si trovi un posto di lavoro. Per qualche mese andai a lavorare in un pub, così riuscivo a raccimolare quei pochi per il mutuo e per il cibo, ma non bastava. Provai anche a frequentare dei corsi serali per imparare ad usare il computer...magari un po’ di esperienza in un’azienda qualsiasi avrei potuto farla, ma ormai ci vogliono diplomi o lauree. Altrimenti sei fuori.
E’ comunque un inizio...e poi? Gli uomini al pub mi guardavano da capo a piedi e con un sorriso... io mi arrabbiavo moltissimo perché sembrava fosse una colpa essere bionda ed avere gli occhi verdi. Un giorno fu tanta la rabbia che mi tinsi i capelli di nero. Fu peggio. In pochi mesi cambiai una decina di posti di lavoro, tutti per lo stesso motivo: volevano che facessi la carina con il proprietario…
Ma non avevi qualche amica, una parente alla quale chiedere aiuto? Gli amici ed i parenti, dopo un po’ si stancano di aiutarti. Se non ti aiuti da sola pensano che tu sia una sfaticata, che pretendi di vivere alle spalle degli altri e così dopo un po’ smettono di telefonarti e di offrirti il loro "contributo".
Quando hai preso la decisione di prostituirti? Mangiavo se e come capitava, se ero fortunata pane e frutta. Persi 10 chili. Cominciai a vendere qualche oggetto della mia casa, anche la tv, lo stereo, il divano e i regali di nozze. Piano piano il mio appartamento si svuotò fino a rimanere solo l’essenziale..il letto, la cucina, una poltrona…Non avevo più amici.
A chi ti sei rivolta? Qualcuno che frequentava il pub dove nuovamente lavoravo mi ripeteva spesso "Vai da Sandro (nome di fantasia), chiedi di lui, vedrai che ti aiuterà". Alla fine mi decisi.
E cosa fece "Sandro"? Sandro era un traffichino...trafficava con tutto, anche le ragazze. Mi organizzò un paio di appuntamenti al pub. Alla fine del mio turno avrei dovuto essere ‘carina’ con un certo ‘tipo’ e una rata del mutuo sarebbe stata pagata.
Ma questa decisione non ti costò? Certamente. Non dormii tutta la notte. Mi faceva schifo, ma del resto anche lavorare per gente che si ubriacava e dava di stomaco, dove poi ero costretta a pulire. Per non parlare del freddo che pativo a casa, senza riscaldamento... perché mi avevano staccato il gas.
E la tua prima reazione quale fu? Non mi andava bene, stavo male, piangevo appena rimanevo sola.. mi sentivo "sporca", facevo anche 3 docce…ma tutto questo bagnoschiuma ai mille profumi non lavava via l’odore di chi mi aveva comprata. Con i soldi guadagnati avrei potuto comprare dei libri e studiare ma spesso comperavo solo vestiti nuovi e trucchi, profumi, bagnoschiuma, buste piene di basgnoschiuma.. per togliermi quell’odore. Le mie notti erano così, ormai.
Non potevi farti aiutare da "Sandro" e trovare un lavoro decente? Quando cominci a fare questo lavoro è come se ti portassi addosso un marchio, un segno invisibile..ho provato a cambiare zona, quartiere, città, ma la musica era sempre la stessa. E avevo bisogno di soldi.
Insomma, tutto per i soldi.. Per un certo periodo avevo provato anche a fare i lavori più umili, facevo i turni e pulivo le toilettes di un centro commerciale, ma dopo un po’ mi sono chiesta: "Ma questo lavoro non fa forse ribrezzo? Almeno fare la prostituta mi fa guadagnare in una sera ciò che qua riesco a guadagnare in un mese e mezzo!"
Non è proprio la stessa cosa.. Già, però lo schifo è uguale. Diciamo che c’è un certo equilibrio: per pulire i cessi prendi X, e per fare la prostituta prendi Y. Tanto lo so che non sarà per sempre.
Cosa intendi dire? Sto mettendo via dei soldi per quando arriverà la vecchiaia (in questo mestiere arriva presto) e solo allora penserò di ricominciare una vita normale, magari in un’altra città.
Quindi per ora continuerai a prostituirti? Non credo che smetterò di fare la prostituta, ormai. Mi sono riorganizzata la vita e non mi manca nulla. Alle questioni morali ci penserò dopo..io non faccio del male a nessuno, non rubo, non spaccio droga e non ammazzo la gente. Se ci pensi, quanta gente può dire così?
Attualmente hai un compagno? Quelli che sono al corrente della mia situazione girano al largo. Gli altri…l’avrebbero saputo dopo un po’. Chi si metterebbe con una che fa "il mestiere"? E così la sera se non lavoro, sono sempre sola.
Antonella Carbone
Commenta e inoltra

Fonte: Antonella Carbone © Riproduzione vietata

Tags: personaggi