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edizione cartacea, locali, uscire
di Michela De Rosa | 07 Giugno 2019 | in categoria/e edizione cartacea locali uscire
Cantina degli Abissi: dal sogno di Pierluigi Lugano, è sorto un luogo unico e suggestivo incastonato tra i vigneti, dove fare anche degustazioni ed eventi
Nell'antica Contrada Pestella a Sestri Levante
“Quando si hanno solo due centesimi, acquista una pagnotta di pane con uno, e un giglio con l’altro”.
Questo proverbio cinese ci ricorda che per vivere appieno abbiamo bisogno di qualcosa che ci nutra il corpo e di qualcosa che ci nutra lo spirito. Così quando utilità e bellezza si incontrano sentiamo un senso di armonia. E’ quello che ho provato arrivando in visita alla Cantina degli Abissi, inaugurata il 30 marzo nell’antica Contrada Pestella, a Sestri Levante: una nuova, suggestiva struttura, letteralmente incastonata nella collina e immersa nei vigneti, con l’enorme facciata in vetro che si spalanca sullo spettacolo dei filari.
Tutto nasce dal sogno mai sopito di un bambino
Tutto questo non poteva che nascere da un sogno, quello di un bambino di sei anni che viene invitato da un amichetto a fare la vendemmia nella vigna dei genitori: qualcosa si muove subito nel cuore, suscitando un´improvvisa emozione. Torna così a casa ogni giorno con un cesto d´uva come premio per il lavoro e invece di mangiarla la pigia, ripetendo le operazioni che osservava dall’amico.
Finché “con un colapasta travasai il vino nella bottiglia e non resistetti alla tentazione dell´assaggio. Mia madre notò il mio alito, mi mise alle strette e io confessai. Il castigo che ne seguì ci poteva stare, ma era nato il mio primo vino”.
Nasce da lì, da quella prima giornata tra le vigne, dall’amichetto che per caso ti fa scoprire la tua strada, il sogno di Pierluigi Lugano che dovette prima diventare professore d’arte per capire che niente lo poteva slegare dalla sua passione per la terra e per il vino.
Dall’arte, al vino fatto con arte
I vini Bisson nascono infatti nel 1978 quando Pierluigi Lugano, già affermato sommelier e intenditore di vini, intuendo le grandi potenzialità nascoste nei vini dei liguri abbandona la professione di insegnante di storia dell’arte per fondare una cantina nel cuore del Tigullio, deciso a valorizzare i vitigni autoctoni legati alla tradizione, ma prodotti con tecniche moderne. I primi vini vengono prodotti acquistando le uve dai contadini: i risultati sono più che incoraggianti, così comincia ad acquisire vigneti, conscio che il vino “si crea in vigna”. Oggi nelle tenute di Trigoso e Campegli vengono coltivati i tipici vitigni Vermentino, Bianchetta e Ciliegiolo da cui si ottengono gli omonimi vini autoctoni che ormai erano praticamente scomparsi e un numero limitato di bottiglie di vini dolci passiti. Dall’uvaggio di Dolcetto e Barbera, uve già presenti sul nostro territorio fin dal 700’, è ottenuto il rosso “Musaico”, dalla spiccata personalità. Nei terrazzamenti a strapiombo sul mare, in Riomaggiore, sono audacemente coltivati, con antiche pratiche manuali, i vitigni Bosco, Vermentino e Albarola da cui nasce il tipico vino delle 5 Terre qui denominato “Marea”. Un’attenta selezione ed appassimento su graticci delle stesse uve, si ottiene un numero limitatissimo di bottiglie del mitico passito “Sciacchetrà”. La coltivazione a “rigorosa limitazione di Fitofarmaci” è l’ultima sfida che si sta portando avanti con estrema convinzione. Mancava solo un elemento per completare il quadro.
Nella cantina più grande del mondo
La caratteristica dei sognatori è che non smettono mai di sognare, e se a questo si unisce la determinazione da veri imprenditori, ecco che anche le idee più folli, assurde, azzardate possono diventare realtà. Tutto nasce nei primi anni del 2000, quando Lugano è deciso a produrre uno spumante ma non possiede una cantina sotterranea, indispensabile per l’affinamento. Dove trovare le giuste condizioni di penombra e temperature basse e costanti? Nella cantina più grande del mondo, in fondo al mare.
Ecco l’intuizione che attinge agli studi di storia dell’arte: come ci raccontano i ritrovamenti di navi affondate, il mare ha custodito per secoli il vino nelle anfore. L’ex professore si rimette a studiare, scoprendo che: “A 60 metri di profondità l´ambiente è perfetto: 15 gradi di temperatura, penombra, correnti che cullano le bottiglie tenendo in agitazione i sedimenti che vanno ad arricchire lo spumante di profumi e struttura. E poi la pressione di 7 bar che crea un equilibrio perfetto, l’assenza di ossigeno che evita scambi e perdita di pressione. Infine, il valore aggiunto del vissuto in mare, testimoniato dalle incrostazioni che avrebbero rivestito le bottiglie, attraverso la sapiente opera del mare, creando effetti e connotati tali da restituirci ogni bottiglia unica e diversa dalle altre”. La prima commercializzazione avvenne nel 2010 e subito si cominciò a parlare dello Spumante degli Abissi. Un’avventura salutata inizialmente come una follia ma che ha poi trovato estimatori in tutto il mondo. Dal 2014 la Baia del Silenzio è il luogo di affinamento e oggi lo Spumante Abissi è diventato un vanto dell’enologia italiana.
Una location unica per cene, degustazioni ed eventi
Alla Cantina degli Abissi il senso del bello e dell’arte si avverte ovunque. Si snoda in quattro diversi ambienti. La moderna e tecnologica area di stoccaggio, dove svettano gli enormi serbatoi in acciaio per la fermentazione.
La cantina, dove le pregiate bottiglie ricevono i vari passaggi per diventare lo Spumante Abissi e dove si vive appieno l’atmosfera del mondo del vino, con le botti in legno, le pupitres (i cavalletti su cui le bottiglie vengono posate a testa in giù per il remuage) e i bei tavoli per degustare un calice di bollicine. Un ambiente suggestivo che è già stato utilizzato per eventi selezionati e presentazioni di libri.
Risalendo ci si trova nell’enoteca con la grande sala degustazione e l’enorme parete di vetro che permette di godere della vista sul vigneto. Fuori dei salottini invitano a immergersi nel panorama.
Infine il salone, capace di ospitare oltre cento persone: oltre al soffitto a vela sorprendono le grandi vetrate che si affacciano direttamente sulla parete rocciosa scavata nella collina in cui la struttura è incastonata. Insomma, il Levante si arricchisce di una location davvero unica, capace di soddisfare gli esperti o appassionati del settore, di conquistare il turismo internazionale e di offrire un luogo per organizzare e vivere esperienze originali ed esclusive.
Anticipazione: presto un evento speciale targato Corfole!
Per info 0185.450884
www.bissonvini.it
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