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02 Settembre 2017 | in categoria/e attualita edizione cartacea itinerari uscire

L'angolo di Giulia - "L'autobus"

Questo mese diamo il benvenuto a una nuova firma: Giulia D'Arrigo e il suo spazio "C'è chi dice boh!". Un nome un po' strambo per una rubrica, ma che la rappresenta molto bene. In punta di penna vi farà compagnia insieme a noi, vi farà ridere, a volte riflettere, forse anche commuovere.  A noi piace e siamo certi che l'apprezzerete anche voi.



Già qui dentro non c'è aria. Respiro i più variegati odori di umanità, dalla birra al sudore. E in più ho una signora dietro che con un trolley continua a spingermi. La sua voce monotona come un disco rotto
 - Signora? Riesce ad andare avanti? C'è posto?
Certo, dov'è il problema? Non sto qui perché il bus è pieno, no, ho scelto di stare in apnea perché non ho i soldi per la sauna. Ma un attimo solo, che ora tiro fuori dalla borsa il kit di Spiderman e me ne vado strisciando sulle pareti.
Ma lei, imperterrita, continua. E quando l'esasperazione è più forte della legge di gravità le dico
- Guardi, la faccio passare così è contenta.
E mi arrampico sul basamento di un sedile, ovviamente occupato, per poi abbarbicarmi al sostegno e restare sospesa su una gamba tipo trampoliere. Che poi, togliendo le dita schiacciate dalla porta ad ogni fermata, e il tipo seduto su cui torreggio, che nel frattempo ha avuto una paresi, non è neanche così male come posizione. Passa perfino un po' d'aria. E mentre mi godo quel cantuccio sopraelevato vengo riportata alla realtà da una voce lontana, dal basso
 - Signora?
È ancora la signora con il trolley, in punta di piedi per parlarmi. Le sorrido mentre rispolvero le poche nozioni di meditazione di cui ho memoria, ma al posto di un mantra buddhista sibilo tra me e me uno "sticazzi".
La signora indica l'orizzonte con un gesto ampio
- Ma lei che è lassù in cima e ci vede, più avanti c'è posto?
Si, signora -Penso io - Se ha un paio di euro le noleggio anche il kit di Spiderman, ma occhio alle pareti che si scivola.
Anni e anni di fiducia cieca nell’amore per il prossimo frantumati da una settimana di viaggi in autobus all’ora di punta.

Vi odio.