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di Michela De Rosa | 12 Dicembre 2014 | in categoria/e attualita edizione cartacea salute

Fermare le slot si può!Se il Comune è lungimirante

Il Sindaco di Sori, Paolo Pezzana, e l'assesore Ilaria Bozzo

A Sori10% di tasse in meno ai negozi che rinunciano alle “macchinette”. E per chi agevola la connessione internet wi-fi gratuita si arriva al 20%

“Dato che ti chiediamo di rinunciare a un introito, ti permettiamo di risparmiare sui costi”: questo in pratica il senso dell’iniziativa del Comune di Sori , che ha così invitato gli esercenti a dire no alle “macchinette” ricevendo in cambio la riduzione del 10% della tassa sui rifiuti. E non è tutto.

LASCIA O RADDOPPIA?
Non è un caso che questa iniziativa, per ora unica nel suo genere, sia partita dal piccolo Comune del Golfo Paradiso: il sindaco Paolo Pezzana è di professione consulente per lo sviluppo e l’innovazione sociale per imprese, associazioni, enti pubblici e no profit, ed è anche un sostenitore dell’informazione in rete, che quindi deve essere accessibile a tutti. Dunque ha rilanciato: se oltre a rifiutare le slot machine gli esercenti promuoveranno la nuova rete wi-fi messa gratuitamente a disposizione dal Comune (permettendone quindi la capillarità sul territorio e perciò l’accesso a tutti, obiettivo dell’iniziativa), avranno un ulteriore 10% di sconto sulla Tari.
Quindi un risparmio totale per i commercianti pari al 20%, che - calcolando che in media un locale spende dai 5 mila ai 6 mila euro per la tassa sui rifiuti - significa un risparmio tra i 1.200 e i 1.500 euro all’anno.
In alcuni casi questa cifrà non compenserà del tutto la perdita dell’incasso dato dalle slot, ma c’è un guadagno che non ha prezzo: la consapevolezza di agire per il bene di tutti.

“Al tuo gioco non ci gioco”
E’ lo slogan di questa campagna contro il gioco d’azzardo lanciata dal Comune di Sori e compaiono sugli adesivi messi a disposizione dei negozi che non hanno mai avuto o hanno rinunciato ad avere le Slot Machine. Sono tratte dalla canzone del cantautore genovese Augusto Forin (parole di Ivano Malcotti), intitolata “Il Paese triste”, vera denuncia contro il gioco d’azzardo.

Ottima la risposta: molte richieste di adesione, destinate a salire
“A poco più di un mese dal lancio dell’iniziativa abbiamo ricevuto 33 richieste, un numero sicuramente destinato ad aumentare, soprattutto dopo che se ne vedono i risultati”, commenta soddisfatta Ilaria Bozzo, Assessore alla Comunicazione, Partecipazione e Trasparenza del Comune.

L’unica perdita che...arricchisce
Politiche contro il digital divide (ossia il divario tra chi ha accesso alla rete e i suoi servizi e chi no) e contro il gioco d’azzardo non sono mai state applicate nemmeno in Comuni più grossi come Genova, che ci prova da anni. Forse anche perché hanno un costo, dovuto al minor gettito per le casse municipali che nel caso di Sori potrebbe raggiungere i 25 mila euro all’anno, ma per il Sindaco è  “un investimento sul bene comune. Se riusciremo nell’intento, avremo speso bene i nostri soldi”.
Speriamo che l’esempio di Sori sia seguito presto da altri Comuni.  

Tratto da CORFOLE! del 12/2014, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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