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    IL MERCATINO DEL LEVANTE
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    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    Petto di pollo agli asparagi

    (piatto unico) Ingredienti per 4 persone: 1 petto di pollo, 200gr di asparagi, 150gr di prosciutto crudo, 2 carote, 50gr pane grattuggiato, 50gr di grana grattuggiato, salvia, burro, sale e pepe.P...

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    attualita, edizione cartacea, il tappiro, vergogna

    di Michela De Rosa | 05 Febbraio 2013 | in categoria/e attualita edizione cartacea il tappiro vergogna

    Non solo rincari, ritardi e soppressioni: chi usa i mezzi pubblici deve rassegnarsi al degrado

    Non solo rincari, ritardi e soppressioni: chi usa i mezzi pubblici deve rassegnarsi al degrado

    Col capolinea siamo... punto e a capo
    In piena campagna elettorale stiamo facendo indigestione di promesse, parole e parole... Ormai nessuno ci crede, tanto che mi sento di consigliare ai vari candidati di raccontarci semmai cosa NON faranno, che quello magari lo rispettano. Innumerevoli le varie promesse disattese, grandi e piccole, nazionali e locali: a rappresentarle ‘una su tutte’ c’è quella segnalata dal nostro affezionato lettore Mario Repetto nonché già Attappirato (Vedi Corfole di ottobre 2012); promessa in ‘stand by’ dal... 1996. E non parliamo di ponti o grandi opere, bensì molto più semplicemente del capolinea di Recco (FOTO1).

    Tutto qui? Direte voi. In effetti è una piccola opera, ma darebbe grande dignità ai tanti cittadini che usano i mezzi pubblici; scelta che oltretutto andrebbe incitata dato che significa meno auto per le strade e quindi meno traffico, meno rumore e meno inquinamento. E meno pericoli. Soprattutto il Liguria, dove per la conformazione geografica, le strade sono poche e quindi molto trafficate. Ma torniamo alla nostra fermata del bus: nel ‘96 Repetto scrisse alla AMT,  segnalando con tanto di foto e minuziosa descrizione, il degrado della suddetta. Pronta la risposta aziendale, che non solo gli dava ragione ma ammetteva che c’era bisogno di spazi diversi anche per gli stessi bus. E si rendeva disponibile a incontri sul posto. Questo, ripetiamo, nel 1996.

    Cosa è successo da allora? Niente.  Anzi no, qualcosa è successo. Ci sono stati gli ovvi peggioramenti. Ce lo racconta lo stesso Repetto: “L’insieme della fatiscente struttura versa in una vergognosa situazione di degrado. In particolare la sala d’attesa (FOTO2) si presenta angusta, fatiscente, praticamente aperta ed esposta alle intemperie, sovente sporca e senza cesto rifiuti, senza illuminazione, senza display per informazioni sulle corriere, senza un orologio. A parte poi l’inesistenza di adeguate strutture per disabili (anche per salire sulle corriere), manca pure un banalissimo portacenere e quindi le cicche abbondano in terra specialmente sul retro oltre la cancellata. Ritengo poco decoroso e civile per Recco continuare ad avere questa struttura. Soprattutto mi sembra una mancanza di riguardo verso i cittadini (...). È così poi che si concretizza la vocazione turistica della capitale rivierasca della focaccia e della gastronomia? “ Ma, come nello spirito di Repetto, è troppo facile chiedere, occorre anche proporre: “Un uso rinnovato, più razionale e intelligente delle aree sotto le arcate del ponte potrebbe eliminare o ridurre gli spazi chiusi da cancellate che diventano indecente ricettacolo d’immondizie.” (FOTO3)

    Michela De Rosa

    ...e in stazione non va meglio
    Non bastano i tagli ai convogli, gli scioperi sempre più frequenti, i ritardi e le disfunzioni delle biglietterie automatiche: i pendolari recchesi e i turisti di passaggio sono costretti a fare i conti con un contesto non proprio edificante riguardo la stazione ferroviaria. La prima sorpresa è il percorso che assomiglia ad una corsa ad ostacoli a causa della pavimentazione sconnessa: il dislivello tra un gradone e l’altro supera il livello di guardia in vari punti e ciò rappresenta un pericolo per auto, moto e pedoni. Come se non bastasse, l’aiuola principale è ormai diventata il regno delle erbacce (FOTO4) e necessiterebbe di maggior cura. Unica consolazione la presenza della vicina area di parcheggio che rappresenta una delle poche zone “a strisce bianche”, ovvero non a pagamento, apprezzata dai pendolari ma presa di mira da ritardatari e automobilisti poco rispettosi. Non di rado, infatti, è possibile notare la presenza di numerose auto parcheggiate al di fuori dei posteggi veri e propri(FOTO5) , regolarmente segnalati e delimitati, un evento che si manifesta prevalentemente il lunedì mattina, con l’arrivo in città del mercato settimanale. La conseguenza di questo comportamento diffuso si ripercuote sulle automobili parcheggiate regolarmente: i proprietari di quest’ultime sono costretti a intraprendere un “tour de force” fatto di innumerevoli manovre per poter uscire dal posteggio. A conti fatti, occorrerebbe un occhio di riguardo nei confronti di questa zona, che rappresenta uno dei principali punti d’accesso della città.

    MAtteo Capurro

     

    Siete stufi di fermate, bus,
    stazioni e treni fatiscenti?
    Inviate le segnalazioni alla nostra
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    Tratto da CORFOLE! del 2/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


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    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
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