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    edizione cartacea

    13 Maggio 2024 | in categoria/e edizione cartacea

    La vera storia di uno dei quadri più riprodotti - Chi sono i veri protagonisti? E dov'è finito l'originale?

    La vera storia di uno dei quadri più riprodotti - Chi sono i veri protagonisti? E dov'è finito l'originale?

    Un avvocato che sognava di fare l'artista, una fanciulla per strada, un fotografo scaltro, un segreto tenuto nel cuore per tutta la vita e una verità scoperta molti decenni dopo... fino all'appello a "Chi l'ha visto?"

    di Michela De Rosa

    Maggio è il mese della Madonna e allora vi voglio parlare della “Madonnina” più riprodotta di tutti i tempi. Chi non ha avuto questo quadro in casa propria o sopra al letto dei nonni? Vi siete mai chiesti chi lo ha dipinto?
    Vi sorprenderà scoprire la sua storia e quella di tutti i protagonisti. Perché siamo di fronte a un caso unico, in cui la fama dell’opera è mondiale mentre il nome dell’autore resta sconosciuto ai più, ma soprattutto il quadro è nato con tutt’altro intento vincendo la Biennale di Venezia nel 1897 e poi “eletto” a icona votiva a furor di popolo. E poi c’è il mistero della sua sparizione e della scoperta della verità da parte di una suora. Ma andiamo con ordine.

    Una ragazzina diventa simbolo di maternità e poi Madonnina

    Roberto Ferruzzi (Dalmazia 1853 - Luvigliano 1934) - in foto - era figlio di un noto avvocato e si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza a Padova. Era però molto dotato nel disegno e, pur continuando i corsi universitari per tramandare l’attività di famiglia, studiò anche disegno e pittura. Nel 1879 si stabilì a Luvigliano (Veneto) dove si dedicò alla sua passione creando attorno a sé un cenacolo culturale che divenne meta dei maggiori artisti dell’epoca. Un giorno, per strada vide una ragazzina che teneva in braccio il fratellino addormentato. La scena lo colpì per la sua dolcezza. Le si avvicinò e scoprì che si chiamavano Angela Cian, detta Angelina, e Giovanni. La ragazzina aveva undici anni ed era la seconda di quindici figli; nella povertà dell’epoca era normale che le più grandi facessero da madri ai più piccoli. Così il giovane pittore catturò quella scena in un quadro che intitolò ‘Maternità’. L’opera venne premiata alla Biennale di Venezia nel 1897 ma il successo popolare suggerì di cambiare il titolo in ‘Madonnina’.



    L’intuito di un fotografo ne fa l’immagine più riprodotta

    La fortuna del dipinto inizia con l’intuito dei famosi fotografi fiorentini Fratelli Alinari che per averlo offrirono trentamila lire, una cifra astronomica per l’epoca, sufficiente a comprare un modesto edificio. Ne avevano infatti intuito il potenziale di guadagno e così fu: l’immagine della giovinetta col fratellino venne diffusa con la scritta “Madonna con Bambino”, divenendo l’effige mariana più diffusa al mondo, a volte addirittura attribuita persino a pittori come Raffaello. L’immagine viene riprodotta in milioni di copie, biglietti, santini e oggetti di devozione e appare in libri e riviste, ottenendo grande visibilità. Il quadro divenne così famoso che fu rivenduto, secondo alcuni, al prezzo record di 80.000 lire, ma i fratelli si riservarono astutamente i diritti di riproduzione. Sugli eventi successivi non v’è certezza. Sarebbero seguiti altri passaggi, finché arriviamo alla Seconda Guerra mondiale quando ad acquistalro è l’ambasciatore americano in Francia, John G.A. Leishman. Ma durante il viaggio verso gli Stati Uniti la nave viene silurata e la Madonnina finisce in fondo al mare. Alcuni sostengono che in realtà sia in una collezione privata, altri che sia tuttora da qualche parte in Europa.

    Angelina lo tenne segreto perché era considerato “da scostumate”

    Nel frattempo Angelina cresce e si trasferisce, sposa un certo Antonio Bovo e lo segue in America intorno al 1906, stabilendosi ad Oakland in California. La coppia ha 10 figli ma nel 1929 Antonio muore a soli 42 anni lasciando Angela in una situazione economica estrema, con dieci figli da sfamare e nel pieno della Grande depressione. Non si sa cosa accadde, anche se è facile immaginare in quelle condizioni un crollo psicologico; le difficoltà la debilitarono gravemente, portandola a finire i suoi giorni in un ospedale psichiatrico, dove morì nel 1972 portando con sè quel segreto nascosto nel cuore. Pur avendo avuto notizia della fortuna del dipinto, Angela non raccontò mai a nessuno di essere la protagonista perché i genitori l’avevano rimproverata per essersi prestata a fare da modella, un’attività ritenuta “sconveniente” per una ragazzina.




    La verità scoperta dalla figlia suora

    Una delle figlie di Angela si chiamava Mary (1920-2014) dal nome della Madonna e divenne suor Angela Maria Bovo (Angela in onore di sua madre). Nel 1984 venne a Venezia alla ricerca dei parenti e trovò ancora in vita due sorelle della mamma: zia Elisa di 88 anni e zia Giulia di 80. Zia Giulia le fece visitare la casa in cui crebbe sua madre e in una stanza c’era un quadro: «Questa Madonna è tua madre» le dice l’anziana zia. «Lo so» rispose, credendo si riferisse alla Madonna come Madre di tutti i credenti. Ma la zia le raccontò la storia del quadro, rivelandole che quel volto che aveva ispirato milioni di preghiere in tutto il mondo era quello della sua mamma.



    Dov'è finito il quadro?

    Il pittore Roberto Ferruzzi è considerato una gloria locale a Luvigliano, dove coltivano la speranza di ritrovare il quadro originale della Madonnina: da loro che è partito l’appello a “Chi l’ha visto?”




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