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01 Maggio 2010 | in categoria/e attualita

IL sole: come trasformarlo da nemico ad amico

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Il sole fa bene o male?Il rapporto con la tintarella oggi è influenzato dal dubbio: il sole fa bene o fa male? Ha sicuramente un effetto benefico irrobustisce lo scheletro, favorisce il ricambio cellulare, rafforza il sistema immunitario, riduce la crescita dei microrganismi della cute e favorisce il buon umore. Per quanto concerne l’abbronzatura, ossia l’aumento della pigmentazione cutanea provocato da un’iperproduzione di melanina da parte dei melanociti, si tratta di un meccanismo di difesa della nostra specie nei confronti delle radiazioni nocive del sole e non è certo da demonizzare. Semmai da gestire con intelligenza perché …è vero: il sole può anche fare male.

Le radiazioni solari: quali danni possono provocare alla salute? Lo spettro solare è costituito dai raggi ultravioletti (3 per cento), dalla luce visibile (37 per cento) e dai raggi infrarossi (60 per cento). Gli ultravioletti (Uv), a seconda della lunghezza d’onda, si suddividono in Uv-A, Uv-B e Uv-C. Gli Uv-A vanno più in profondità, penetrano nel derma colpendo e distruggendo il collagene, l’elastina, i piccoli vasi; sono quindi i principali responsabili dell’invecchiamento della pelle tipico, infatti, delle persone che si espongono molto al sole: marinai, contadini, chiunque svolga attività all’ aperto o che abusano delle lampade abbronzanti. Al contrario, gli Uv-B non vanno oltre l’epidermide, lo strato più superficiale della cute, ma qui entrano nel nucleo delle cellule dove possono provocare mutazioni del DNA e indurre tumori cutanei. Infine gli Uv-C potenzialmente molto dannosi ma che, per fortuna, non raggiungono la Terra perché trattenuti dalla fascia di ozono.

Infrarossi - Gli infrarossi sono radiazioni calde, provocano vasodilatazione cutanea, peggiorano quindi la couperose del viso e le angectasie delle gambe, per questo quando ci si espone al sole è bene freddare la cute spesso con bagni o con spruzzi di acqua fresca.

Come proteggersi dai danni del sole e abbronzarsi in sicurezza? Di seguito alcune semplici nozioni per un’abbronzatura sicura:

• 
  i raggi ultravioletti attraversano le nuvole;
• sotto l’ombrellone si riceve più del 50 per cento di tutti i raggi ultravioletti;
  
• 
  il 95 per cento degli ultravioletti penetra nell’acqua;
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  il 50 per cento degli Uv-B arriva sulla Terra tra le 11.00 e le 16.00, quindi evitando questa fascia oraria già si risparmia una buona fetta di fotodanneggiamento;
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  la radiazione solare raggiunge la retina, quindi gli occhiali con lenti scure non vanno considerati solo un optional;
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  i bambini, soprattutto prima dei tre anni, non andrebbero esposti al sole senza indumenti, lenti scure e cappellino;
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  la variabile fondamentale nello scegliere il giusto atteggiamento nei confronti del sole è la consapevolezza del proprio fototipo.