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    attualità

    06 Aprile 2023 | in categoria/e attualita

    Cronaca di un giorno di tunnel: un punto di vista (molto) diretto

    Cronaca di un giorno di tunnel: un punto di vista (molto) diretto

    - Giansandro Rosasco

    A breve i gazebi della verità e comitato di vigilanza per uno sviluppo sostenibile

    Ricorderò l’incontro sul tunnel del 3 aprile 2023 a Rapallo non come “l’ennesima passerella preelettorale”, ma come il coronamento di un’azione congiunta da parte di tante forze che si sono mosse in questi anni e di cui faccio parte da una quindicina come fondatore e portavoce del Comitato Pro Tunnel, a rappresentare un’altra forza civica, quella dei cittadini. Con me c’erano due compagni di questa lunga battaglia: il piccone (smontato e incellophanato per rispetto dell’aula e poi consegnato alle forze dell'ordine), da 15 anni simbolo pacifico del Comitato della concretezza, dei cantieri e di quelle picconate tanto attese (anche se ovviamente le tecniche saranno ben altre); e il plico con le oltre 15.000 firme raccolte. Più gli articoli riguardanti il Comitato con le motivazioni del sì. Insomma, ero pronto a una battaglia di opinioni con il Comitato del NO perché mi pareva che la protesta stesse amplificandosi in maniera incontrollata. Ma è stato subito chiaro che i media e i social in questi mesi hanno montato la questione in modo eccessivo, mentre la realtà ha sgonfiato tutto.



    Quelli del no e quelli del nì

    In piazza c’erano quasi più forze dell’ordine che manifestanti, in aula invece, qualche intervento ha rasentato la maleducazione e l’inconsistenza, muovendo persino ai Sindaci della Fontanabuona l’accusa di non aver coinvolto abbastanza Rapallo nei vari incontri. Al di là del fatto che era rappresentato, il Sindaco Bagnasco è stato tranchant: “Questa stessa riunione non sarebbe neppure stata istituita se non su richiesta del “Comitato del No” perché Rapallo ha già deciso da tempo di sostenere l’opera, all’unanimità", sottolineando poi che il tunnel non solo non andrà a impattare sul traffico cittadino, ma anzi lo potrà alleggerire. E dopo aver accolto le richieste di modifiche (le aree di cantiere passate da 5 a 2, il parcheggio di interscambio al Poggiolino e le soluzioni per la Centrale del Latte Tigullio), l’opera anche per loro è ai nastri di partenza.



    Incisivo anche l'intervento dell’on. Roberto Bagnasco
    “Siamo tutti consapevoli di quanto la Fontanabuona abbia bisogno di quest’opera. Ma sappiamo anche quanto ne hanno bisogno Rapallo e tutta la costa. Abbiamo un elenco lunghissimo di aziende costiere che hanno fame di spazi e che li troverebbero a pochi minuti. Perché, se come parlamentare ho interesse per tutto il Levante, il mio interesse principale è e sarà sempre Rapallo e mai sosterrei qualcosa che potrebbe danneggiare la mia città, così come non lo farebbe nessuno della giunta che lo sostiene all’unanimità. Inoltre, ricordo che se a Rapallo è stato costruito un ospedale è solo perché è stato presentato come ospedale anche per la Fontanabuona, altrimenti non ci sarebbe”.



    Altri interventi del Comitato del NO sono stati invece pacati esprimendo soprattutto attenzione ambientale. E gli aggiornamenti in corso, presentati all’incontro, riguardano proprio indagini su geologia, acque e biodiversità per avere un piano di monitoraggio ambientale, tenendo comunque conto che il raccordo per la Fontanabuona si innesta sull’autostrada a quattro corsie già esistente (in foto). All’interno del dibattito sono entrati anche quelli del “NI”, come Armando Ezio Capurro, che desidererebbero una contropartita per la cittadina come il tunnel di collegamento con Santa Margherita Ligure, che però lo osteggia da sempre.




    “Gazebi della verità”: perché a molti non è ancora chiaro che è un accesso all’autostrada, non entra in città

    Dopo tanti anni e tanti articoli, è strano sentire ancora ripetere che l’opera influirà sul traffico di Rapallo, quando in realtà si tratta di uno svincolo autostradale. O che l’opera serve solo alla Fontanabuona, quando invece sono tanti i vantaggi per Rapallo e l’intera zona costiera. Pensiamo ad esempio alla penuria - oltre ai costi - di case per i residenti in quanto affittate ai turisti. Giacché la politica nazionale non è in grado di dare soluzioni, sul nostro territorio le giovani famiglie che non hanno grandi redditi potranno permettersi una casa, incrementando servizi, negozi, sport e altro.  In un circolo virtuoso per tutti. Ma evidentemente questi temi non sono ancora passati come si deve e per questo come Comitato Pro Tunnel organizzeremo dei gazebi per incontrare le persone e continuare la raccolta firme (perché fidarsi è bene, non fidarsi è meglio).

    Partiti i cantieri, vigileremo per uno sviluppo rispettoso

    Tornando all’incontro del 3 aprile: l’intervento di Rudolf Wallenstaetter ha sollecitato i sindaci fontanini sottolineando che il Comitato del NO non è contrario al tunnel in quanto tale, ma alla possibile “nuova autostrada”, riferendosi alla cosiddetta Gronda di Levante. Mi sento di tranquillizzarlo: su questo punto troverà la convergenza di molti, compreso il nostro Comitato Pro tunnel che peraltro aveva già nel suo programma quello di passare, una volta partiti i lavori, alla fase di vigilanza per permettere alle nostre terre di svilupparsi in maniera intelligente e compatibile con l’ambiente. D’altronde, i fontanini sono passati alla storia per aver cacciato Napoleone e i suoi eserciti che, seppur enormemente superiori in numero e tecnica, scapparono al grido di «Fontanabuona fontana del diavolo, tutti gli alberi gettano fuoco!».

    TEMPISTICHE
    I cantieri dovrebbero partire fra un anno anche se le opere necessarie sulla SS225 partiranno molto prima. Da fonti locali abbiamo appreso che ai proprietari di terreni lato Fontanabuona, è stato già chiesto un permesso informale per la
    presistemazione dell’area.

    COSTI E RISORSE
    Il costo inserito nell’accordo del 2021 tra Stato, enti locali e Autostrade, per le opere compensatorie dopo la tragedia del Ponte Morandi, è di 230 milioni di euro. Con l’aumento dei materiali al 35% siamo attualmente a 340 ma il differenziale sarà inserito nel piano finanziario di Autostrade e quindi sarà compensato con l’aumento del pedaggio nazionale.


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