Un pomeriggio tra curiosità, sfide, premi, brindisi, torta, sagra e divertimento! h15.

Nel numero scorso abbiamo pubblicato la foto (V. sopra) con cui venivano segnalati i disagi causati dal nuovo ripascimento a Chiavari, invitando i lettori a dire la loro, in un senso o nell’altro: ecco cosa ci avete scritto   - Buongiorno.

E voi dove vorreste il verde al posto di  asfalto e cemento?
Segnalate a redazione@corfole.

La sua azienda divenne leader mondiale associando il cognome fontanino a una storia di coraggio, successo e generosità Questa è la vita di Natale Rosasco, nonno di Silvano Rosasco che ci ha raccontato questa storia incredibile. - di Claudio Cordano e Giansandro Rosasco

Da Gattorna agli Stati Uniti e ritorno per nostalgia

È il 1857 e Paolo Rosasco parte da Gattorna verso “il nuovo mondo” stabilendosi a Chicago.

Partito come volontario, un camoglino ha scoperto che le comunità che producono il pregiato caffé vivono in baracche e lavorano in condizioni arretrate, con strumenti funzionanti...a pedali!

Sono circa 150 le famiglie in Italia con questo cognome, metà delle quali in Liguria, una cinquantina tra Lombardia e Toscana e le poche restanti nel resto del Nord e Centro Italia. Praticamente assenti al Sud.

Forse solo pochi sanno che Multedo è una ingenua trascrizione della parola genovese Mortiòu. In effetti mortiòu deriva da mortin, mirto, e quindi significa mirteto, un boschetto di mirti.

Fondata nel 1995 da Massimo Amicone, da due decenni vede alla guida anche Marco Paganini che si è fermato a Lavagna per colpa... di uno sguardo La Libreria Fieschi compie 30 anni: com’è vendere libri in un’era digitale?

Per tutti gli appassionati del Ping Pong, tornano i corsi presso la palestra parrocchiale di Gattorna per imparare questo sport ma anche per giocare liberamente senza vincoli di corso. Si partirà per tutti con prove gratuite: mercoledì 24 settembre ore 20:30 - 22:30 con insegnante; venerdì 26 settembre dalle 17:30 e dalle 19:30 con insegnante e gioco libero dalle 21:00 alle 23:00 su prenotazione.

In una delle prime descrizioni della divisa dei marinai del 1813, il commodoro Stephen Decatur scrisse che gli uomini sulle fregate indossavano pantaloni blu che terminavano “a campana”.  Quel modello era frutto della competenza dei tecnici di sopravvivenza navale, con scopi molto pratici e vitali:
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