cultura, edizione cartacea, storia locale

di Francesca Vulpani | 04 Giugno 2012 | in categoria/e cultura edizione cartacea storia locale

Una fontana per raccontare la memoria dei nonni: i bambini immortalano le storie degli anziani nelle piastrelle che compongono la fontana

"A Mezzanotte una voce dal mare gridava: "Manca una lampara!". Subito il paese si mobilitò per andare alla ricerca del pescatore che non era rientrato con i compagni. Quando ormai la speranza cominciava ad affievolirsi, l'uomo fu trovato seduto sulla barca, completamente immobile, e fu trainato a terra da un gozzo con una cima molto lunga...
I bordi dello scafo erano quasi a filo dell'acqua, era talmente pieno di acciughe che il minimo movimento avrebbe potuto farlo rovesciare. Fu una pesca che né prima né in seguito fu mai lontanamente eguagliata… Il giorno dopo i bambini di Monterosso andavano in giro a raccogliere ramoscelli di rosmarino, ulivo, vite, edera, erica ed altre piante, e li gettarono il mare…Quel giorno i turisti, vedendo quello spettacolo, esclamavano eccitati: "Il mare è fiorito!".  Sono storie come queste quelle narrate dagli anziani ai bambini durante gli incontri “Il racconto infinito: la fontana dei nonni”, tenutisi alla residenza protetta le Due palme di Sestri Levante in occasione dell'Andersen Lab ideato dal maestro ceramista Alfredo Gioventù con Daniela Mangini, realizzato in collaborazione con la struttura e 11 classi delle primarie sestresi. Quattro sono stati gli incontri tra le due generazioni, durante i quali gli anziani hanno preso parola raccontando aneddoti, leggende, filastrocche. Quella della pesca miracolosa è di Ledera De Franchi, 88 anni, di Monterosso, abile cantastorie che da giovane era solita radunare i bambini sulla spiaggia e intrattenerli con i suoi racconti. Tra storia e realtà anche la simpatica disavventura raccontata da Ina Zolezzi, rivana del '31,  che ha raccontato ai bambini del gatto che per sbaglio finì nell'imbottitura di un materasso e fece prendere uno spavento alla coppia che si preparava a dormirci. E poi c'è il fungo gigante che per poco non fu scambiato per uno sgabello dall’amico di Lucio Pavani, sestrese del ’35, e il rimedio fai da te per non far piangere i neonati riportato da Giannina Cruccas, classe 1922, che ha riferito un episodio relativo alla traversata che fece ancora in fasce dalla sua Sardegna al nord Italia: “Le diedero da annusare la grappa perché smettesse di piangere! A tre mesi!”.  Un bagaglio di storie prezioso, che è servito a stimolare la fantasia dei bambini ed è sfociato nella decorazione della fontana situata nel giardino della struttura, inaugurata il 19 maggio alla presenza gioiosa degli alunni: le piastrelle che simboleggiano le storie raccontate resteranno a lungo come simbolo del contatto fra due generazioni e daranno la possibilità, a chi le ammira, di ricordare quanto narrato e di inventare storie nuove.

Tratto da CORFOLE! del 6/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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