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    attualita, edizione cartacea, storia locale

    di Pier Luigi Gardella | 09 Novembre 2012 | in categoria/e attualita edizione cartacea storia locale

    Un “recanto un pô ascôzo fæto apposta pe andâse a baxâ”: così era decantato il fondovalle di Bogliasco, oggi un progetto di ‘riqualificazione' sta per trasformalo in un imponente complesso residenziale

    Un “recanto un pô ascôzo fæto apposta pe andâse a baxâ”: così era decantato il fondovalle di Bogliasco, oggi un progetto di ‘riqualificazione' sta per trasformalo in un imponente complesso residenzialecom'era....

    COM’ERA: quando si chiamava Bòggi e si andava a giocare e sognare
    Certamente per i più giovani o per chi non è vissuto a Bogliasco in passato il fondovalle significava solo il deposito della sabbia, la base della discarica, una zona da risanare. Ma per chi il fondovalle lo ha vissuto negli anni Cinquanta, ed anche prima, questa riqualificazione cancella certamente tanti ricordi, tante realtà che vi operavano, tanti aspetti di vita bogliaschina ormai dimenticati. Si arrivava al fondovalle, che allora si chiamava Bóggi, attraverso una strada lungo il torrente. Sino agli anni Sessanta il torrente non era coperto e la strada era ombreggiata da un lungo filare di ippocastani. L’odierna via Cavour assunse questo nome negli anni Trenta, prima era “a stradda do sciumme”. Al termine della vecchia strada esisteva sin dai primi anni del Novecento l’azienda floreale dei F.lli Bagnasco specializzata nella coltivazione delle camelie e conosciuta in tutta Europa: operava sin dal 1832 e fu attiva sino al 1961. Accanto ad essa, nel primo decennio del Novecento, fu costruito il Mattatoio Comunale, utilizzato dai macellai di Bogliasco e dei comuni vicini sino agli anni Novanta del secolo scorso. Ancora, in una piccola casa proprio sulla riva del torrente operava nella seconda metà del secolo scorso una piccola fabbrica di bulloneria, i fratelli Queirolo: piccola ma qualificata, al punto di essere stata per molti anni fornitore della Piaggio.
    Pochissime le case, e ogni tanto la strada era meta di qualche carovana di zingari (allora non si chiamavano rom) che vi si accampavano per qualche settimana  senza peraltro creare grossi problemi, se non un po’ di paura per noi bambini che in quei giorni non ci arrischiavamo a percorrerla. La strada terminava dove il torrente forma una bella cascata, tutt’oggi visibile, ma proseguendo lungo il letto del torrente si arrivava alla Cava di pietre. E fu proprio questa cava, di proprietà comunale, che determinò il primo tracciamento della strada nella seconda metà dell’Ottocento, quando servivano pietre per la costruzione del ponte ferroviario. E non possiamo infine dimenticare che per un ventennio nel fondovalle aveva sede lo studio dei Buio Pesto, il noto complesso musicale bogliaschino che proprio nella casetta di Bóggi fece i primi passi e vi restò sino a pochi mesi fa.
    Ma il fondovalle, Bóggi, resterà nel cuore dei bogliaschini, o almeno di quelli che hanno passato il mezzo secolo, per i suoi boschetti, le sue fasce, i suoi angoli così riservati, dove era facile appartarsi con qualche ragazza per… farsi raccontare i suoi sogni. Lo ricordava anche Piero Bozzo, il poeta di Bogliasco, che in una sua poesia intitolata appunto Bóggi lo chiamava “recanto un pô ascôzo fæto apposta pe andâse a baxâ. O figge e figeue all’occhio, attension… Andâ sciù pe Bóggi vêu dî… perdission!”

    COM’E’: trasformato prima in una discarica, ora è un centro sportivo
    La cava scomparve quando, negli anni Sessanta, con la costruzione dell’autostrada Genova-Livorno si diede inizio ad una discarica che nel giro di una decina d’anni  trasformò completamente l’estremo fondovalle facendo sorgere quello che oggi è diventato un importante centro sportivo, con tre campi di calcio, tennis, piste ciclabili. Oltre alla sede degli allenamenti della Sampdoria, vi sono i campi della Società Sportiva Cattolica che molto sta facendo, in collaborazione con il Comune, per una definitiva e razionale sistemazione degli impianti.
    Sino a pochi mesi fa il fondovalle era caratterizzato dalla presenza del magazzino di materiali edili Edil Sabema: cumuli di sabbia, mattoni, pietre, materiali da costruzione; era certamente una risorsa per il paese, ma il disagio che ne derivava era grande: dal continuo movimento di autotreni, alla polvere nell’aria, al disordine che per forza di cose esisteva. Oggi Edil Sabema si è trasferita in via Marconi, poco distante ma in un sito certamente più adatto.

    COME SARA': appartamenti e autosilo
    Dai primi giorni di ottobre le ruspe sono al lavoro. Da cinquant’anni si parla della sistemazione del fondovalle e finalmente sembra di essere giunti al momento di partire. Si tratta di una riqualificazione di una vasta area racchiusa dalle strade che salgono alle frazioni di Sessarego e di Poggio - San Bernardo, con, al centro, la confluenza di due torrenti e, soprastante ad essa, la vasta area degli impianti sportivi, sede sin dagli anni Ottanta degli allenamenti della Sampdoria. Il progetto già approvato dal Consiglio Comunale e dagli Enti di competenza e che in passato era stato in più occasioni presentato alla cittadinanza, è stato nuovamente illustrato ai cittadini in una pubblica assemblea il 29 ottobre, evidenziando in particolare le varie fasi del cantiere che per tre anni interesserà la zona. I lavori, che saranno eseguiti dall’impresa Nuova Alga del Cav. Giuseppe Corti, saranno realizzati in quattro fasi che porteranno ad una graduale modifica della viabilità esistente, e contemporaneamente alla costruzione delle diverse strutture previste: sei edifici per 56 appartamenti complessivi, i nuovi argini del torrente, un parcheggio pubblico per 120 autovetture. La nuova viabilità consentirà l’entrata e l’uscita da Bogliasco con una strada a doppio senso, nonché l’allargamento di strade adiacenti. Considerando i posti auto che inevitabilmente andranno perduti, a fine lavori è comunque previsto un saldo attivo di 40 posti auto in più, che potranno decisamente aumentare con la possibilità della costruzione di un silos per auto, al momento non previsto nel progetto.
    Nell’incontro le maggiori perplessità sono emerse da parte dei residenti nelle località circostanti l’area interessata, soprattutto per i tre anni di durata dei lavori durante i quali diminuiranno sensibilmente le possibilità di parcheggio. Il Sindaco ha tuttavia promesso l’impegno dell’Amministrazione a reperire nuovi posti auto in paese, anche eventualmente riducendo le zone blu a pagamento, a favore dei residenti.
     

    Tratto da CORFOLE! del 11/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


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