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edizione cartacea, itinerari, storia locale, tempo libero, uscire
di Giulia D'Arrigo | 09 Novembre 2018 | in categoria/e edizione cartacea itinerari storia locale tempo libero uscire
LUOGHI ABBANDONATI: Ex Colonia Devoto di Mezzanego, da paradiso per bambini a scenario horror
Il nostro territorio è pieno di luoghi misteriosi o abbandonati. L’atmosfera novembrina è l’ideale per iniziare il nostro viaggio alla loro scoperta partendo dalla "Colonia Antonio Devoto" di Mezzanego.
Alzi la mano chi non ha visto “The Shining”, la terrificante pellicola del 1980, tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King. Se come me siete rimasti stregati dall’atmosfera horror dell’Overlook hotel, allora la colonia Antonio Devoto a Mezzanego fa per voi. Partendo da Carasco e percorrendo il tortuoso e panoramico Passo del Bocco, una volta arrivati in cima basterà proseguire per pochi metri in direzione Varese Ligure per trovare la strada sterrata che conduce alla colonia. Da qui inizia la vera avventura, vi racconto la mia.
Atmosfere horror
Dopo mezz’oretta di cammino mi lascio alle spalle le ultime case e ciò che rimane del ristorante “La Faggeta”, anch’esso abbandonato, con una grande specchiera che riflette il panorama attraverso un velo spesso di polvere. Di fronte si apre un’enorme e spettacolare faggeta, resa ancora più bella dai colori autunnali. Tra le due sponde di alberi un grande cancello pericolante e arrugginito ci prepara all’atmosfera spettrale in cui ci stiamo addentrando.
A margine del sentiero una vecchia baracca in legno piegata su se stessa.
Ancora pochi passi ed ecco la colonia emergere immensa: l’incuria e l’abbandono di anni non bastano ad oscurare la sua maestosità. L’enorme edifico, allora all’avanguardia, che si staglia contro il cielo, conta 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno.
Accanto alle rampe di scale consunte si può vedere lo spazio per gli ascensori e, pur essendo entrambi murati, in quell’atmosfera viene da pensare che stiano per mettersi in azione da soli...
Quando era un’isola felice
Sulla via del ritorno decido di non accontentarmi dei brividi già provati. Voglio scoprire qualcosa in più. Così mi fermo per un the nero, bollente e speziato, al bar Da Anna Maria, sul passo del Bocco, e scambio due chiacchiere con i titolari. Scopro così la figura di Antonio Devoto (clicca e leggi l'articolo sul cognome Devoto e su di lui), lavagnese di nascita ed emigrato in Argentina a poco più di vent’anni, divenuto successivamente presidente dell’ospedale italiano a Buenos Aires, inaugurato nel 1872. La titolare del bar lo descrive come un benefattore e racconta “Ha costruito il rifugio, la scuola di Montemoggio e la scuola media di Borzonasca, sempre nell’ottica di aiutare bambini orfani e poveri.” La stessa colonia Devoto, nata nel 1933, è nata con lo scopo di ospitare bambini svantaggiati, ed è stata per un lungo periodo un paradiso felice. La barista mi mostra in cartolina un luogo irriconoscibile rispetto ad ora. Poi l’abbandono. Negli anni 80 un ultimo tentativo di recupero, ben presto fallito, trasformando la colonia in una comunità per tossicodipendenti. E da allora ad oggi, il nulla. “Si è parlato di trasformarla in una RSA, poi in un residence – si racconta al bar – Ma alla fine non se n’è fatto niente”. Si percepisce che per queste persone, come per molte altre della zona, quella del gigante abbandonato in mezzo ai boschi è una storia triste, priva di un finale degno.
La Colonia Oggi
Gli ultimi aggiornamenti risalgono alla fine del 2016, quando la Città Metropolitana ha incassato per la sua vendita un milione e ottocentomila euro, che attendeva dal 2004. Un progetto del 2017 prevedeva un investimento intorno ai 14 milioni di Euro, ma nonostante le numerose idee presentate, tra cui per l’appunto la residenza per anziani e l’hotel, al momento non è accaduto nulla. Naturalmente con il passare del tempo il decadimento dell’edificio, che negli anni di abbandono è stato vittima di devastazioni e saccheggi, renderanno ancora più difficili ed onerose le possibilità di recupero.
Tratto da CORFOLE! del 11/2018, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata
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