aiuola, attualita, edizione cartacea

di Giansandro Rosasco | 09 Novembre 2012 | in categoria/e aiuola attualita edizione cartacea

L'AIUOLA - Mirjeta Pepkolaj (Parassiti e dinosauri)

Mirjeta è un nome difficile da pronunciare. Eppure quel che ha fatto questa Signora è qualcosa dall’alto valore simbolico. Intendiamoci, non è da emulare, anzi direi che è assolutamente da stigmatizzare, anche perchè nel suo gesto potevano andarci di mezzo persone innocenti. Eppure. Eppure sono indeciso se condannare, sorridere o addirittura solidarizzare. Mirjeta è la Signora (uso la S maiuscola) che per un debito di poche migliaia di Euro si è vista confiscare quel poco che era riuscita a mettere da parte in anni di sacrifici nel nostro Paese, realizzando il sogno di un riscatto.
Voleva far sentire le sue ragioni, avere un confronto, risolvere, trovare il modo di pagare quel debito: preferiva che le prendessero l’auto piuttosto, ma non che le portassero via gli strumenti della sua attività, un bar, messo su con tanti sacrifici. Aveva bussato a quella porta, ma probabilmente quelli (intesi come LO STATO) non ci sentivano, e allora Mirjeta ingrana la quarta e via: con quella macchina che avrebbe anche venduto è entrata nell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Chiavari. Un bel botto di protesta a nome di tanti: di quelli inseguiti da Equitalia, di quelli perseguitati dagli studi di settore, di quelli che non hanno ammortizzatori sociali perchè sull’insegna della loro attività non c’è scritto FIAT, ma soprattutto a nome di chi è costretto a vedere quel maledetto spot “Se tutti pagano le tasse, le tasse pagano i servizi”, il quale ci ricorda che esistono dei parassiti nel settore privato (alcuni lo sono davvero, soprattutto gli evasori totali) ma non fa alcun accenno agli ancor più voraci tirannosauri rex del settore pubblico: è proprio vero che la pagliuzza nell’occhio del vicino non fa vedere la trave nel proprio. E le travi sono infinite: oltre sessantamila auto blu, un record universale; migliaia di enti inutili che muoiono e rinascono sotto altri nomi come l’araba fenice; 396 milioni di Euro buttati per il mancato accorpamento degli ultimi referendum (ci realizzavamo due tunnel Fontanabuona Rapallo); oltre 6 milioni per le terme a Latina (peccato che le terme non esistano); 242 milioni per corsi di formazione in Sicilia; per arrivare a un paesino sperduto da qualche parte, grande come Moconesi, che ha più guardie forestali - sempre pagate da noi - dell’intero Molise. Devo continuare oppure comprendete perchè mi è più facile solidarizzare con i piccoli “parassiti” piuttosto che con i mastodontici dinosauri? La mia speranza è che l’asteroide della “crisi”, al posto della catastrofe planetaria, porti l’estinzione di questi dannati giganti o che quantomeno si trovi un sistema per rinchiuderli in un’isola lontana, come in Jurassic Park. O Alcatraz.

Tratto da CORFOLE! del 11/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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