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01 Maggio 2010 | in categoria/e diritto edizione cartacea esperti

DIRITTO UTILE - IL CORTILE CONDOMINIALE E IL PROBLEMA DEI PARCHEGGI

A cura dell'avv. Gabriele Trossarello - Contatti 0185.938009 redazione@corfole.com

Il problema del "posto auto" è di costante attualità a causa del crescente numero di veicoli in circolazione e della costante diminuzione di aree di sosta in prossimità dei centri abitati. >Molti condomini sono dotati di un ampio cortile di pertinenza che spessissimo viene sfruttato, vuoi per ragioni di pura comodità, vuoi per esigenza come parcheggio per automobili, ciclomotori e biciclette. Nella maggioranza dei casi lo spazio non è ripartito e pertanto si assiste ad una vera e propria gara fra gli abitanti dell’immobile a chi riesce a sfruttare lo spazio a disposizione prima di tutti e nella maniera più vantaggiosa, talvolta incuranti delle più elementari norme di civiltà; capita così di vedere ammassi di motocicli poggiati ad alberi e muretti o veri e propri "mosaici" di auto incastrate nelle maniere più impensate. Un’attenta regolamentazione degli spazi diviene l’unico valido deterrente all’insorgere di controversie. Prima di tutto giova precisare che ai sensi dell’art. 1117, n. 1 del Codice Civile, il cortile condominiale si presume di proprietà comune a tutti i condomini ed ha la funzione di garantire luce, aria ed accesso all’edificio. L’art. 1102 del Codice Civile stabilisce inoltre che ogni comunionista possa avvalersi della cosa comune facendone l’uso che più gli aggrada, ma con ovvie limitazioni. Innanzitutto non potrà impedirne l’utilizzo agli altri condomini (es. sbarrandone l’accesso), né potrà modificarla trasformando ad esempio il cortile in orto. >Norme riguardanti il cortile possono essere previste all’interno del regolamento condominiale. Se così non fosse, in qualsiasi momento, l’assemblea avrebbe il potere di deliberare circa la gestione delle parti oggetto di comunione. In assenza di tali deliberazioni sarà eventualmente compito dell’amministratore provvedere alla disciplina delle stesse. Nulla vieta di convertire il cortile in parcheggio mutandone la destinazione, ma in tal caso si renderà necessaria una delibera assembleare approvata dalla maggioranza qualificata (art. 1136 c.c.) dei partecipanti al condominio che rappresenti almeno i 2/3 del valore dell’immobile. Premesso che non esiste un vero e proprio diritto dei condomini al posto auto, questo può comunque scaturire da un accordo fra gli stessi in quanto comproprietari del suolo. Qualora infatti si decida di attribuire un posto auto ad uno o più condomini o si opti per una ripartizione di quelli già esistenti, sarà indispensabile una delibera assembleare frutto dell’unanimità dei consensi degli aventi diritto. Questo poichè tale disposizione comporterebbe una limitazione del godimento della proprietà comune a vantaggio di un singolo che si vedrebbe così riservato il privilegio di parcheggiare in via esclusiva il proprio veicolo in una porzione di terreno condominiale.