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08 Settembre 2024 | in categoria/e edizione cartacea
Stop ai cellulari in classe anche per scopi didattici: “Hanno un impatto negativo sullo sviluppo cognitivo e relazionale”
Banditi dalla scuola dell’infanzia alle medie
Le modalità per attuare il divieto dell’uso dei cellulari in classe sono a scelta di ogni istituto. In alcuni, è già stata sperimentata quella di depositarli, spenti, negli appositi contenitori all'inizio delle lezioni per poi ritirarli alla fine.
Con l’onnipresenza dei cellulari e la tecnologia che offre soluzioni già pronte, le nuove generazioni stanno perdendo le capacità di imparare, di porre attenzione e di approfondire. A rischio anche le relazioni sociali e il rispetto del prossimo
Perdita di attenzione, di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica, di spirito critico e di adattabilità. Perdita di autonomia e di capacità di relazione. Sono queste, in estrema sintesi, alcune delle più evidenti conseguenze dell’uso continuo, spesso senza limiti, dei cellulari fin dall’infanzia e nella preadolescenza.
Ed è tempo di dare un freno, a partire dalla scuola. Studi internazionali dimostrano infatti che l’uso in classe, anche a scopo didattico, può incidere negativamente sul livello di apprendimento. In particolare, ilRapporto Unesco 2023ha evidenziato che i dati delle valutazioni internazionali su larga scala mettono in luce un legame negativo tra l’uso eccessivo e il rendimento degli studenti. La motivazione dietro alla scelta del divieto da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito è quindi la preoccupazione per l’impatto negativo sullo naturale sviluppo cognitivo dei ragazzi. Una preoccupazione che sta portando ai divieti molti Paesi, tra cui Inghilterra, Francia e in California (con l’accordo di tutte le forze politiche).
Restano esclusi dal divieto i casi in cui l’utilizzo sia previsto come supporto agli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento. Tablet e pc potranno essere utilizzati, sotto la guida dei docenti. Il Ministero sottolinea in questo modo che la tecnologia resta, ma con l’impegno a insegnare agli studenti un uso corretto ed equilibrato.
Altra novità in arrivo è il ritorno alle scuole elementari dei giudizi sintetici (ottimo, buono, sufficiente, insufficiente), mentre il voto numerico continuerà ad essere usato nelle scuole medie e superiori. In Commissione alla Camera è stato approvato il disegno di legge, che prevede la bocciatura o la non ammissione agli esami in caso di voto in condotta inferiore a 6. Per il Ministro Valditara «È un passo avanti per ridare autorevolezza ai docenti e ripristinare nelle scuole il principio di responsabilità individuale. Una cittadinanza matura implica doveri oltre che diritti e la consapevolezza di appartenere a una comunità che richiede comportamenti solidali e rispetto».
Con “la rivoluzione digitale” per cui bisognava andare verso le nuove tecnologie sempre e comunque, i compiti a casa venivano indicati sul registro elettronico, costringendo il bambino a ricorrere al telefonino o al computer dei genitori e quindi i genitori a doversene occupare. Da quest’anno torna il bambino deve segnare a penna sul proprio diario cosa deve fare per i giorni a seguire e i compiti a casa imparando così a prestare attenzione, a organizzarsi e ad essere responsabile del “proprio lavoro”.
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