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09 Settembre 2024 | in categoria/e edizione cartacea

Valeria Corciolani, autrice chiavarese che ha superato le 100.000 copie, con i suoi romanzi gialli ha portato il Tigullio nelle case degli italiani

Loschi affari tra i caruggi: ripubblicato il romanzo d’esordio“Lacrime di coccodrillo", in cui l’indagine si svolge a Chiavari, tra le ombre della speculazione edilizia

 
Oltre centomila persone, tre volte lo stadio Ferraris pieno. Ecco, tutte queste hanno letto almeno un suo libro. E aumentano ad ogni nuovo romanzo. Parliamo di Valeria Corciolani, che da Chiavari - anzi, con Chiavari - ha saputo conquistare gli italiani. Si svolgono infatti nella nostra città le vicende di “Lacrime di coccodrillo”, romanzo d’esordio pubblicato da Mondadori nel 2010 e ora ripubblicato con una veste accattivante dalla lavagnese AltreVoci Edizioni di Marco Paganini. In questi quattoridici anni ne è passata di acqua sotto i ponti, o meglio, di libri andati in stampa: ben 14. Ed imminente l’uscita del quindicesimo.


 
Per definizione sono tutti dei gialli, o meglio “cozy crime”, nuovo termine che individua quei libri in cui la trama è sì poliziesca, ma raccontata con leggerezza e ironia. Perché se i gialli sono inseguimenti e stridore di pneumatici, agguati e colpi di pistola, agenti speciali su mezzi speciali, le vicende della Corciolani si svolgono in una pacata quotidianità. “Lacrime di coccodrillo” porta infatti il lettore tra caruggi e lungomare, inseguimenti di vigili urbani in bicicletta, ricerche tra le fasce, intuizioni mentre si cucina.

La trama e i personaggi si snodano in un mix di fantasia, varia umanità, ironia e qualche ossessione. Come quella per libri - ne vengono consigliati molti e da qui emerge la sua passione per la lettura, acquisita dal nonno che leggeva i libri di Simenon -, film, canzoni e colori. Ma niente è a caso, tutto fa in qualche modo parte dell’indagine. Poi ci sono i modi di dire imparati dai nonni, che si rivelano così attuali da far scaturire ancora lampi di genio. E “armi del delitto” davvero strane. Sì, perché c’è un delitto - altrimenti che giallo è? -ma è davvero strano.



Come strani sono gli agguati a personaggi illustri chiavaresi: agguati che più che violenti sono grotteschi, come a voler “spettinare” un po’ l’aria perfettina di questa ricca città di provincia dove è importante anche apparire. Chi ne conosce l’urbanistica, può letteralmente “seguire” i personaggi in giro per vie e piazze, sentire l’odore del mare, il sapore della focaccia e bussare ai portoni. Può sentire le voci di chi usa l’arbanella e i bricchetti nel minestrone, di chi cerca “le arance che costano meno” o “il corniciaio che costa di più”, il “nun se cacce via ninte!” e... la canottiera comprata a Tribogna. Quella canottiera di lana di una volta che, come ha raccontato la scrittrice stessa durante la presentazione del libro il 4 settembre a Lavagna “è come la famiglia: punge, è fastidiosa, a volte te la vorresti togliere di dosso e liberartene, ma al contempo ti protegge e ti tiene caldo”. Particolare anche il fatto che nel romanzo non c’è un protagonista: è una vicenda corale, tra i gruppi delle “amiche”, “i poliziotti” e “i cattivi”. Anzi, una protagonista c’è, anche se resta sempre un po’ defilata, come un’ombra sulla città ed è la speculazione edilizia. L’unico elemento che non c’è bisogno di inventare.

 Per il ciclo “Lavagna a tutto libri” organizzato dalla Biblioteca, il 4 settembre un pubblico molto attento ha seguito la presentazione della riedizione del romanzo
“Lacrime di coccodrillo”; Valeria Corciolani (a destra) è stata condotta dalla nostra direttrice Michela De Rosa (a sinistra) in una serata tra indagini, curiosità e ironia

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