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10 Marzo 2024 | in categoria/e storia locale

Sapevi che nella “Primavera di Botticelli” c'è una ragazza di Genova?

E’ uno dei dipinti più famosi ma ancora non si sanno con certezza in che anno è stato realizzato né per chi: su commissione di Giuliano de’ Medici in occasione del suo matrimonio con Fioretta Gorini o per il matrimonio di Pierfrancesco de’ Medici (cugino del Magnifico) con Semiramide Appiani? Anche il significato è incerto: una ipotesi vuole che rappresenti il regno di Venere cantato nel componimento “Stanze per la giostra” di Poliziano (che avrebbe ispirato anche il dipinto Nascita di Venere).
Le nove figure nel dipinto rappresentano il percorso che l’uomo deve compiere per elevarsi dalle cose terrene alla più alta attività contemplativa delle cose divine. Seguendo questa interpretazione, a destra di Venere è raffigurato il livello della pulsione amorosa con Zefiro e Clori, mentre a sinistra il livello più alto dell’amore: le Tre Grazie e Mercurio.
Nelle sue opere Botticelli esprime la bellezza femminile attraverso la figura di Simonetta Cattaneo, nata dalla famosa famiglia genovese e trasferita a Firenze dopo aver sposato a soli 16 anni Marco Vespucci, intimo della famiglia Medici. Assunta a modello di bellezza neoplatonica, venne celebrata da poeti e immortalata dagli artisti della cerchia di Lorenzo il Magnifico. Anche il cuore di Giuliano de’ Medici batteva per lei, ma rimase un amore impossibile, sia perché lei era sposata sia perché entrambi morirono prematuramente. Simonetta morì di tisi il 26 aprile 1476, il suo corpo rimase in vista durante il corteo funebre e i presenti notarono come neppure la morte fosse riuscita a privarla della sua grazia e bellezza. Due anni dopo, il 26 aprile, Giuliano venne ucciso nella Congiura dei Pazzi.