EDIZIONE
CARTACEA
  • SFOGLIA
  • SCARICA
  • ARTICOLI
  • TEMPO LIBERO

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    IL MERCATINO DEL LEVANTE
    • IMMOBILIARE a monleone di cicagna, af...
    • VENDO vendo cancelletto di sicu...
    • VARIE cerco galline collo nudo,...
    • VARIE cerco piantine di lamponi...
    • VARIE cerco gabbia per conigli ...
    • VENDO per smobilito soffitta, c...

     

    Bedini Elettrodomestici

     

    Leani Ardesie

    AZIENDE DEL TERRITORIO

     

    By IDT-Midero

    UTILITÀ

    L'AIUOLA - Nevicano ravioli

    Visto che siamo in periodo elettorale e avrei troppe cose su cui soffermarmi scappo dall’argomento e mi rifugio in immagini belle, semplici, positive... buon cibo, il caldo del caminetto, le ris...

    Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?

    ...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    edizione cartacea, storia locale

    di Antonino Di Bella | 07 Febbraio 2019 | in categoria/e edizione cartacea storia locale

    I balli in maschera al Cantero, “u rebello e a rebelluna”, il “carrosezzu” e tutte le stranezze dei baccanali nei nostri paesi

    I balli in maschera al Cantero, “u rebello e a rebelluna”, il “carrosezzu” e tutte le stranezze dei baccanali nei nostri paesi

    Per i Latini era il carnem levare ("eliminare la carne") perché dopo il martedì grasso iniziava, implacabile e magra, la quaresima. Per noi gente del 2000 il carnevale non è altro che l’ennesimo motivo per divertirci. Ci fa da Cicerone per questo viaggio nelle feste baccanali Capitan Spaventa, maschera ufficiale di Genova. Per l’esattezza il nome completo è Capitan Spaventa di Valli di Inferna e la sua figura è tratta dalla commedia dell’arte tra il ‘500 e il ‘600. Dopo molti anni sono arrivati anche Baciccia della Radiccia e il suo fidato amico Barudda.

    U Rebellu e A Rebellunna,
    i Carri di viareggio e il Mago Zurlì
    A Chiavari  le maschere tipiche sono i Rebelli più precisamente U Rebellu e A Rebellunna, personaggi con il volto nascosto dai cheussi (le zucche a fiasco). Oltre che a carnevale fanno la loro uscita anche per O Confeugo nella domenica che precede il Natale rispettando così la tradizionale consuetudine di fare gli auguri (in modo satirico) al sindaco. Ma tornando al Carnevale Chiavarese degli anni ‘50 e ’60, il tempio per eccellenza era il Teatro Cantero. Qui tolte le poltrone dalla platea e lasciato lo spazio ai ballerini si aprivano le danze. In alto le famiglie più in vista della città osservavano lo spettacolo dai loro palchetti privati dove abbondavano dolci, coriandoli e scherzi di ogni tipo! Balli fino alla mattina e poi la conclusione la domenica dopo con  la pentolaccia.

    Accompagnava tutto il periodo la rivista Carnevaleide, giornale gemello dell’estiva Balnearia, che con battute, commenti e disegni canzonatori prendevano di mira situazioni e le persone conosciute della città.
    Per un lasso di tempo si erano visti anche i carri allegorici in stile Viareggio. Speciale poi fu quell’anno che la festa per i bambini fu presentata dal mitico Mago Zurlì (al secolo Cino Tortorella) che arrivava direttamente dallo Zecchino d’Oro  assieme a Richetto, il suo aiutante pasticcione. Poi anni  difficili con meno voglia di festeggiare ma pur sempre contraddistinti dalla pentolaccia, dal veglione e i momenti canzonatori. Negli anni ‘80 tornano le feste in piazza riversavando dalle zone periferiche, sempre ricche di inventiva, carri e plotoni di maschere. Dalla vicina Lavagna arrivava la folcloristica Banda du Garian, attiva già negli anni ’30, contraddistinta dal fatto che ognuno dei musicanti nel periodo carnevalizio portava uno strumento particolare che prendeva forma dalla fantasia del suonatore: pentole, piatti, tamburi e trombette oltre naturalmente  agli strumenti classici. La morte del Re Carnevale concludeva il periodo delle risa e conduceva alla Quaresima.


    Il carnevale della zucca
    Spostandoci nel Golfo Paradiso, Recco accoglieva i turisti e i personaggi in maschera con la sfilata del Carrossezzu, i carri allegorici, mentre a Camogli la festa si svolgeva sulla passeggiata. A Moneglia o come viene descritta dai borghi vicini “il paese della zucca” si svolge appunto l’originale “Carnevale della zucca”. L’idea scaturisce da aneddoti popolari riguardanti una disputa sorta in tempi ormai lontani tra due contadini ai quali, proprio sul confine tra i loro due poderi, era germogliata una pianta di zucca. La cucurbitacea incurante del gergo che la definisce "pianta che cammina" andò a fermarsi lì proprio sul confine diventando quindi l’"oggetto del contendere". Su quanto durò e come andò a finire la contesa, la fantasia popolare si sbizzarrì dando vita a varie versioni. Non c’ era quindi località del Tigullio che si esentasse dall’organizzare feste mascherate fossero al coperto come (tanto per fare alcuni nomi) al Covo di Santa, alla Capannuccia di Chiavari, al Circolo Virgola a Sestri o al mitico Dancing Giardino Universale di Lavagna o all’aperto sperando nella bontà del tempo.

    Si lanciava cenere sui "foresti"!
    La stessa voglia di mascherarsi la troviamo nel nostro entroterra, a Ferrada di Moconesi ci si ritrovava al dancing Settebello negli anni ’70 ma in tutte le località piccole e grandi si svolgevano da sempre feste mascherate. Mia madre raccontava che per chi passasse dal Monte S. Giacomo scendendo per Cogorno ci si poteva imbattere in ragazzi che per festeggiare “i foresti” si divertivano a lanciare cenere ai malcapitati. Questi magari si rifacevano facendo mangiare i coriandoli agli avversari quando si incontravano alle feste successive. Altri tempi!

    Le maschere per raccontare l'Italia
    Carnevale fu però anche un momento culturale: la scuola svolse, soprattutto dagli anni ’60 in poi, oltre al suo ruolo educativo anche una funzione formativa verso le altre realtà regionali. E proprio ciò fece conoscere ai bambini le maschere delle altre zone d’ Italia. Ecco comparire quindi bambine vestite da Colombina e bimbi abbigliati da Arlecchino o Pulcinella. Ma anche figure meno conosciute come il dottor Balanzone, Brighella o la Cecca donna lombarda. Anche le recite scolastiche diedero supporto alla conoscenza delle altre maschere. A me toccò recitare la brevissima poesia per descrivere quella del Piemonte. A distanza di quasi 50 anni la ricordo bene: «son Gianduja Torinese son con tutti assai cortese» anche qui… davvero altri tempi! Cos’altro aggiungere quindi se non dire «che la festa del Re Carnevale cominci!»






     


    I commenti dei lettori
    Non sono ancora presenti commenti

    Lascia il tuo commento

    *verrai automaticamente iscritto alla newsletter per ricevere mensilmente gli aggiornamenti.

    Acconsento al trattamento dei dati - dlg. 196/03
    1) CONFERIMENTO DATI / CONSENSO
    I dati conferiti attraverso l'invio della scheda, sono destinati ad essere utilizzati e trattati per i fini del servizio in oggetto.
    Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il conferimento e il relativo consenso sono condizioni essenziali per l'accettazione del servizio. In caso di rifiuto del consenso il servizio non sarà erogato.
    2) CONSERVAZIONE PROTEZIONE DATI
    I dati sono conservati (attraverso mezzi digitali) in una banca dati di proprietà di IDT-Midero e dei relativi Responsabili del trattamento. Tali banche dati sono organizzate e gestite secondo quanto previsto dalle vigenti normative.
    3) TRATTAMENTO DATI
    I dati sono trattati da dipendenti e/o professionisti e/o incaricati e/o collegati a e da IDT-Midero , ad eseguire le attività di gestione o a svolgere operazioni tecniche occorrenti per la miglior organizzazione informatica degli archivi.
    4) COMUNICAZIONI
    I dati potranno essere comunicati da IDT-Midero esclusivamente a soggetti suoi clienti che le abbiano conferito un incarico di ricerca e selezione ed a società proprie collegate o controllate.
    5) DIRITTI DELL'INTERESSATO
    L'art. 7 del Dlgs. n.196/2003 conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, quali ad esempio:

    - il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che lo riguardano e la messa a disposizione dei medesimi in forma intelligibile;
    - il diritto di conoscere l'origine dei dati, la logica e le finalità su cui si basa il loro trattamento;
    - il diritto di ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge, come pure l'aggiornamento, la rettificazione o, qualora l'interessato vi abbia interesse, l'integrazione dei dati medesimi;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte, per motivi legittimi, al trattamento dei propri dati personali ancorchè pertinenti allo scopo della raccolta;
    - il diritto di opporsi in tutto o in parte al trattamento previsto ai fini di informazione commerciale o di invio di materiale pubblicitario.

    Per ciascuna richiesta di cui all'art. 7 del Dlgs n. 196/2003, può essere chiesto all'interessato, ove non risulti confermata l'esistenza di dati che lo riguardano, un contributo spese, non superiore ai costi effettivamente sopportati, secondo le modalità ed entro i limiti stabiliti dal Dlgs n.196/2003, art.10, comma 7, 8 e 9.
    I diritti riferiti ai dati personali concernenti persone decedute, possono essere esercitati da chiunque vi abbia interesse. Nell'esercizio dei diritti di cui all'art. 7, l'interessato può conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche oppure ad associazioni.

    Le richieste ex art. 7 Dlgs n.196/2003 potranno essere inoltrate all'indirizzo info at corfole.com , oppure Tel/Fax 0185.938009
    USCIRE

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

    Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

    L'AIUOLA
    di Giansandro Rosasco

      Vai alla rubrica

      IL TAPPIRO D'ARDESIA

      Vai alla rubrica

      LA PAROLA AGLI ESPERTI

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!

      Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...

      TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE

      La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...

      DICIAMOCELO