EDIZIONE
CARTACEA |
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
- VENDO vendo pavimento in lamina...
- VENDO cassettiera settimanale i...
- VENDO baule verde nero vintage ...
- VENDO specchio ovale da sala ot...
- VENDO scarpiera 4 piani/cassett...
- VENDO vendo inserto per camino ...
- SOLGAS
via d.norero 44 San Colombano Certenoli - DE FERRARI GIORGIO
via de gasperi 45 Ferrada - Moconesi - LEVERONE BRUNO
via ceriallo 90 Cicagna
Quando per Pasqua si coltivava il leme, si legavano le campane e ci si lavava gli occhi nel fiume (e la ricetta del latte dolce!)
di Vittorio RosascoLa Settimana Santa della mia fanciullezza era caratterizzata da significative cerimonie che si svolgevan...
Sapevi che... si dice “Piantare in Nasso”?
...e deriva da una mitologica tragedia d'amore (sigh!) Eh s&igrav...
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
edizione cartacea, itinerari, uscire
26 Gennaio 2017 | in categoria/e edizione cartacea itinerari uscire
Borzonasca: deve il nome al fiume o a una malattia? Il piccolo paese della Valle Sturla conserva alcuni dei monumenti più enigmatici
Le origini del paese di Borzonasca sono legate a quelle della celebre Abbazia di Borzone, da cui prende il nome. Il suffisso “-asca” sta a indicare l’aggettivazione del nome, cioè “di Borzone”. Ma può anche significare (l’etimologia non è mai una scienza esatta) corso d’acqua, come ad es. è già stato visto con Bogliasco. E in effetti Borzonasca sorse alla confluenza di due torrenti: il Penna e lo Sturla. Non siamo riusciti tuttavia a conoscere la derivazione del nome Borzone, che peraltro è anche un cognome diffuso nella zona. Negli antichi testi, documenti del XII e XIII secolo il paese è citato come “Brosono” ed ancor prima in un diploma di re Ottone del 972 a favore dell’abbazia di Bobbio troviamo citata la “villa de Bronzano”, ma studi recenti hanno supposto che tale documento possa essere un falso o comunque una copia di epoca successiva.
E se fosse per il nome di una malattia?
Altre citazioni medievali parlano di “Bresone, vinea, terram pratas castaneatas cum silva” dove possiamo vedere un territorio con vigne, boschi di castagne e selva. Potremmo azzardare una derivazione dal termine italiano “brusone” che è nome corrente di varie malattie delle piante che provocano avvizzimenti o imbrunimenti simili a bruciacchiature, ma è solo una nostra azzardata ipotesi.
L’abbazia fondata dai monaci di Bobbio
Furono proprio i monaci di San Colombano di Bobbio che probabilmente tra il VII e l’VIII secolo edificarono la chiesa di S. Andrea di Borzone che nel 1184 fu poi eretta in abbazia parrocchiale dall’arcivescovo genovese Ugone della Volta. L’abbazia fu per lungo tempo controllata dalla famiglia chiavarese dei Ravaschieri discendente dei conti di Lavagna e fu un significativo crocevia commerciale tra la costa e l’entroterra. Con la riforma impostata dalla Repubblica Ligure Borzonasca fu eretta in comune autonomo nel 1797 e compresa nella giurisdizione dell’Entella.
Il mistero del volto di Borzone
Nel 1965 in occasione della costruzione della strada carrozzabile che conduce all’Abbazia fu scoperta una enorme scultura rupestre, forse la più grande d’Europa che inizialmente era fatta risalire a Paleolitico Superiore (fino a 20.000 anni fa); tuttavia successivi studi in particolare da parte del prof. Duilio Citi fanno supporre che si tratti di una scultura eseguita dai Monaci dell’Abbazia che vollero raffigurarvi l’esatto volto della Sindone. Infatti il volto corrisponde con le proporzioni e le caratteristiche al volto di Cristo impresso sulla Sacra Sindone. Sovrapponendo l’immagine della scultura a quella della Sindone si ha una perfetta corrispondenza. D’altra parte è probabile che i monaci di San Colombano conoscessero l’immagine della Sindone, o per averla vista direttamente o attraverso raffigurazioni dell’epoca. Una tradizione locale, inoltre, afferma che i monaci si recassero annualmente davanti alla scultura per venerarla. Resta una scultura unica al mondo e val la pena vederla e farla conoscere.
I commenti dei lettori
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
di Giansandro Rosasco
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
Corfole si rinnova, partecipa alla trasformazione!
Nove anni di noi, diciannove di “giornalino rosa” e tante novità in arri...
TUTTO SUL BONUS GIOVANI COPPIE
La legge di stabilità 2016 ha introdotto, a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della lo...
VOX POPULI - I migliori commenti presi dalla rete: protagonisti VOI!
> CHIAVARI Piazza Bast...
LE VOSTRE LETTERE - "Una richiesta dal Perù", "Anche a Rapallo aspettiamo il tunnel con l'entroterra", "La crisi di chi ha troppo?" e i presepi
UNA RICHIESTA DAL PERU’Articolo molto interessante sul cognome Sanguineti, il cognome di mia madre....