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attualità
00 Ottobre 2008 | in categoria/e attualita
Crisi dei mutui e popolazione in calo: ma si costruisce sempre più. Situazioni critiche in tutto il Levante
La crisi dei mutui subprime rischia di abbattersi per la seconda volta sulla lottizzazione delle ex aree industriali di Sestri Levante. Dopo il fallimento della prima impresa costruttrice, la Gepco, il responsabile marchese Cattaneo ricevette una condanna a 4 anni di carcere, ed è potuto rientrare dal Brasile solo nel 2006, grazie alla concessione di misure alternative. Nel 1993 Cattaneo Adorno era rimasto coinvolto nelle inchieste giudiziarie aperte sulle “colombiane” del 1992, per violazione alla legge sul finanziamento ai partiti nell’ambito della realizzazione del sottopasso di Caricamento a Genova, che aveva portato in carcere l’attuale presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e l’ex assessore alle strade Grattarola, più altre persone tra tecnici e imprenditori.
Adorno ha pagato il suo debito con la giustizia ed è rientrato a Sestri Levante, dove la Gepco è stata sostituita da un’altra società. Il 27 settembre ha presenziato a un convegno sul nuovo quartiere col sindaco, e ha firmato la presentazione di un testo sul nuovo quartiere residenziale realizzato dallo studio Isolarchitetti (ex Gabetti e Isola). Da garantisti non ci scandalizziamo per la presenza del Marchese Cattaneo nel Fondo immobiliare (con sede a Milano) che gestisce la proprietà. Resta il fatto che il mercato immobiliare è fermo e aumentano di nuovo i rischi d’impresa.
Ciò avviene anche perché i nuovi agglomerati sono giudicati troppo compatti, vicini a strade trafficate, ed esteticamente “inappropriati”, secondo l’opposizione del PDL e della lista Giacomo Rossignotti. La crisi internazionale riduce poi la disponibilità di capitali, in considerazione che i prezzi sono troppo alti (5000 euro al metro quadrato, più Iva). E’ invece smentita la sostituzione della costruzione del previsto hotel con più redditizie ville. Restano dei seri e fondati dubbi sulla deviazione del tracciato dell’Aurelia da una tratta più larga e dritta, alla nuova variante più stretta e tortuosa, con due rotonde in 50 metri (più un’altra –con semaforo- a 200 metri).
Le difficoltà del mercato immobiliare si riverberano in tutta la Riviera, ma appaiono più gravi in una città nella quale una parte consistente del centro è stata destinata ad appartamenti residenziali. Circa un migliaio di nuovi appartamenti in costruzione o finiti nelle due ultime amministrazioni sembrano un non-sense urbanistico micidiale, in una città di 18.000 abitanti nella quale la popolazione è in calo costante.
In sintesi: mercato immobiliare saturo e rischio di caduta dei prezzi, da un lato. Dall’altro lato non c’è un rilancio della cultura d’impresa, a differenza del Ponente, dove per esempio la Piaggio Aero Industries si sta trasferendo da Vado verso aree più ampie, ad Albenga. Si tratta di un’azienda di dimensioni mondiali, che proprio in queste settimane ha ricevuto una forte capitalizzazione azionaria dalla Tata industries, gigante indiano presente in 85 nazioni. Per non parlare di imprenditori come Antonio Orsero, figlio del ragioniere Raffaello, diventato il re della frutta in Italia. Dopo la creazione della Fruttital Distribuzione, negli anni ’60, Orsero non perse il treno dell’innovazione, com’è avvenuto altrove. Ora la sua azienda distribuisce i prodotti Del Monte in tutto il Mediterraneo, oltre agli ananas ivoriani, l’uva sudafricana etc. Diventati armatori, gli Orsero hanno un terminal da 200.000 container annui a Vado Ligure, dove arrivano le loro navi-frigorifero. In questi giorni la famiglia ha deciso di rilevare l’aeroporto di Albenga, per farne sistema con quelli di Nizza e Cannes per il settore turistico. A Genova e nel Levante invece il settore immobiliare è quasi l’unica risorsa che, però, rischia di “consumare il territorio” e distruggere la cultura imprenditoriale. A Lavagna si discute dei “casotti” in collina, a Santa Margherita sulla realizzazione di 4 villette, e a Chiavari si critica la riconversione della Colonia Fara. Bisognerebbe parlare di trattori, navi, cereali, invece (oltre che di servizi migliori). Anche a Genova si costruisce: Marta Vincenzi sostiene un’operazione nel litorale del Lido d’Albaro, che prevede la trasformazione turistica dello storico porticciolo peschereccio di Boccadasse, oltre alle solite case anonime e prive di relazione con lo sviluppo urbano. In realtà –questa è la lezione da imparare- dalla preistoria in avanti le città e i nuovi quartieri si costruiscono solo in conseguenza di un mercato già esistente. Si tratta quindi prima di sviluppare la produzione di beni reali e il commercio correlato, poi di accogliere la nuova popolazione che confluisce nel centro, realizzando nuove case in base alla richiesta. E’ una regola elementare che non deve mai essere ignorata, pena la decadenza.
Paolo Della Sala
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