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03 Maggio 2025 | in categoria/e edizione cartacea

Un gruppo di volontari armati di biciclette e attrezzi si ritrova per restituirci i sentieri abbandonati

di Andrea Carugati -

Pulizia, recupero e promozione turistica: è la sfida di Outdoor Trailbusters Odv per salvare i sentieri tra Uscio, Recco e Moconesi

I nostri nonni usavano molto il bosco per spostarsi e in passato era stata creata tutta una rete di sentieri che venivano utilizzati quotidianamente, collegando di fatto tutto il Tigullio e il Golfo Paradiso con gli entroterra, in un reciproco scambio di beni e risorse. Sentieri utilizzati con astuzia anche durante le invasioni e le guerre per scacciare il nemico di turno. Con l’abbandono delle campagne, dell’entroterra e delle attività legate alla natura e con la corsa verso la città, molti sono stati inghiottiti dalla vegetazione e sono ormai quasi del tutto scomparsi. I volontari di Outdoor Trailbuster Odv ne hanno riportati in vita diversi, dando nuova linfa alla “mobilità” boschiva e ridando alla popolazione la possibilità di andarci in bici o a piedi.

“Siamo persone che per molti anni hanno agito separatamente, pulendo i sentieri di propria iniziativa. Chi appassionato di trekking, chi di mountain bike, chi della corsa, chi del girare nei boschi con il cane. A un certo punto abbiamo deciso di mettere insieme le energie per cercare di rivitalizzare l’entroterra, rendendo accessibile a tutti questo patrimonio meraviglioso che sono i nostri boschi”. Parola di Valter Tassino, “Balin” per gli amici, presidente della neonata associazione no profit Outdoor Trailbusters Odv che opera soprattutto nelle zone di Uscio, Recco e Moconesi.

Voi non solo pulite i sentieri, riscoprite anche quelli antichi abbandonati da tempo
“Abbiamo riaperto un passaggio dimenticato che andava dallo sfiatatoio di Recco al Passo del Gallo, senza passare dalle piane di Caravaggio. Poi ne abbiamo riportati in vita moltri altri. Uno che da Chiapparino porta ad Acqua di Ognio e un altro che da Uscio porta a Lumarzo e Tribogna. Abbiamo riaperto alcuni sentieri che non erano antichi ma che erano impraticabili, come il Costalungo, Battagna uno e Battagna due e ce ne sono ancora molti da recuperare”.

Quale è lo stato dei nostri sentieri?
“Spiace dirlo, ma è di totale abbandono. Nessuno o quasi se ne occupa, anche perché richiede impegno, fatica, lavoro. Solo per fare un esempio, se non fossimo intervenuti noi, non sarebbe possibile andare a piedi da Uscio al Monte di Portofino”.

Ci sono anche aspetti di salvaguardia
“Mantenere accessibili i sentieri e recuperare quelli antichi ha ricadute molto importanti e per tantissime ragioni. Basti pensare alla prevenzione degli incendi: i sentieri ripuliti dai rovi e dalla vegetazione possono fungere da linee tagliafuoco. Ma anche per la gestione dei flussi dell’acqua”.

Eppure ci sono zone o intere regioni che sulla sentieristica hanno creato la propria fortuna nonché una risorsa anche per i cittadini
“Esatto. Infatti il nostro modello è ispirato a quello di Finale Ligure dove hanno iniziato con l’arrampicata, poi trekking e mountain bike diventando una meta turistica conosciuta in tutto il mondo, portando beneficio a tutta la ricettività e attività commerciali”.

C’è quindi possibilità di creare un volano  anche qui?
“Sì. Il sogno è quello di coinvolgere i Comuni di Uscio, Recco e Moconesi e organizzare eventi come la Mangialonga, gare nazionali di Mountain Bike e tutta un’altra serie di iniziative sportive, ludiche e turistiche. Avremmo davvero bisogno dell’aiuto delle istituzioni. Spesso non sappiamo quali interventi possiamo eseguire e quali no e in termini burocratici ci sarebbe molto utile così come un sostegno economico visto che facciamo tutto a nostre spese. Per ora siamo una ventina di volontari ma si potrebbe fare molto di più”.

C’è anche un intento di educazione ambientale e manuale per i bambini
“Uno dei nostri obbiettivi è quello di includere anche i piccoli, facendo conoscere loro il bosco e facendogli fare qualche lavoretto manuale, come rastrellare l’erba divertendosi e imparando l’importanza di certe attività. Come si faceva una volta, quando in molti contribuivano a tenere puliti boschi e sentieri perché erano un patrimonio pubblico accessibile a tutti. A settembre vorremmo coinvolgere anche alcune scolaresche. C’è davvero bisogno di tutti e la soddisfazione è grande: vivere la natura in sicurezza fa bene al fisico ma anche all’anima”.

CONTATTO: 3472922848
outdoortrailbusters@gmail.com

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