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11 Settembre 2012 | in categoria/e attualita

Sprechi: la Regione non concede aiuti alle mamme liguri italiane in difficoltà ma stanzia 250.000Euro per finanziare progetti in giro per il mondo

 Matteo Rosso(Pdl) presenta interrogazione urgente e dichiara: “ Burlando ritiri immediatamente la delibera per rispetto nei confronti di molti cittadini liguri a cui ogni giorno vengono chiesti pesanti sacrifici”.

“E’ inaccettabile che in questo grave momento di crisi in cui sono previsti pesanti tagli a servizi indispensabili per i cittadini in particolare per quanto concerne la Sanità, la Giunta Burlando finanzi oltre 250.000,00 euro per sostenere progetti a Santa Fè in Argentina, a Lima in Peru’, nella Repubblica Centroafricana ed in altri parti del mondo”. Così dichiara Matteo Rosso, medico e consigliere regionale del Pdl, da sempre in prima linea contro gli sprechi della Regione Liguria.

 L’esponente del Pdl continua: “ è gravissimo che sia stata bocciata la mia proposta di garantire alle mamme ligure in gravidanza in gravi condizioni economiche un contributo mensile a sostegno della maternità, quando poi la Regione Liguria stanzia e finanzia con Euro 50.000,00 un progetto per le donne in gravidanza nella Repubblica Centroafricana. Altri Euro 50.000,00, soldi provenienti dalla tasche dei cittadini liguri, sono stati stanziati per un progetto che prevede il rafforzamento dei servizi socioculturali a Santa Fè ed altri 50.000,00 Euro vengono investiti non a sostegno di qualche piccola realtà imprenditoriale ligure, oggi costretta a licenziare ed a chiudere, ma per promuovere servizi per il lavoro a Lima in Perù”.

“Questi ed altri progetti vengono finanziati con generosità in giro per il mondo e questo è inaccettabile davanti alle richieste di tanti sacrifici che devono subire tutti i giorni i liguri. Ho presentato un interrogazione urgente affinchè venga ritirata al più presto questa delibera e si utilizzino queste risorse per mantenere funzionanti ambulatori e servizi sanitari che invece Montaldo vuole chiudere per mancanza di soldi”, conclude Matteo Rosso.