storia locale

08 Luglio 2017 | in categoria/e edizione cartacea storia locale

Come si viveva senza frigo, lavatrice e tv? La ghiacciaia, il lavatoio, il carbonaio, le strafie e le serate al bar

I vostri articoli mi hanno riportato alla mia infanzia, vissuta in un angolo tranquillo tra Bogliasco e Genova Sant’Ilario. Sono nato nel 1951 e nelle estati di fine anni ’50 la mattina alle dieci scendevo in strada con un sacco di juta per acquistare un pezzo di ghiaccio che poi mia nonna sistemava nella ghiacciaia di casa in modo da conservare i cibi freschi fino alla sera. Poi arrivò in casa il frigorifero FIAT che ancor oggi conserviamo nel box. E così l’appuntamento del mattino finì con dispiacere di tanti ragazzini che facevano parte del gruppo dei “portatori di ghiaccio a casa”.

Nelle sere di ottobre, su un mezzo Guzzi a tre ruote, passava il carbonaio che ci riforniva di legna e carbone. In pochi anni le cose cambiarono con la conversione della caldaia a kerosene. Lo straccivendolo era un’altra figura tipica con il suo sacco sulle spalle e la bilancia con cui pesava i rottami di ferro che pagava 10 lire al Kg. Poi c’erano le lattaie che camminavano sulle mulattiere con il contenitore sulla testa, i muli che trasportavano lungo le crose materiali per l’edilizia e le merci trasportate giù dalle teleferiche, oggi in molti casi rimosse per ragioni di sicurezza.

Non posso non ricordare le colf che si recavano al lavatoio, a volte con noi bambini al seguito con un bel sapone di Marsiglia, e in attesa del loro turno leggevano e si scambiavano le riviste “Sorrisi & Canzoni”, ”Grand Hotel” e simili o cantavano le canzoni in voga. Poi quando arrivò in casa nel 1963 una nuova lavatrice San Giorgio non andammo più al lavatoio che pochi anni dopo venne chiuso.