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03 Febbraio 2015 | in categoria/e attualita edizione cartacea sport

"Noi, costretti ad allenarci in strada" - La Virtus Entella fa lo "sgambetto" ai giovani dell'atletica leggera - Amministrazione di Chiavari sotto accusa: pensa solo al calcio

LA PETIZIONE ON LINE

Sono diverse centinaia gli sportivi vicini all'Atletico Entella Running, che dopo molte proteste hanno rivolto una sorta di cartellino giallo al Sindaco di Chiavari Roberto Levaggi sottoscrivendo la petizione su change.org con la seguente motivazione: "Siamo tutti felici per la Promozione della Virtus Entella ma i lavori di ingrandimento dello stadio hanno eroso le corsie dedicate all'Atletica Leggera senza dare una alternativa alle squadre locali, visto che il comune sembra ignorare in toto le nostre esigenze oltre che al fatto che le squadre giovanili non potranno allenarsi visto che nessuno si sogna di portare dei ragazzini a correre su strade aperte o piste ciclabili. Vorremo quindi sapere dove, come, quando potremo avere uno spazio, sopratutto a fronte di una spesa minima visto che un campo d'atletica non ha bisogno di molta manutenzione, come invece richiedono i numerosi campi da calcio presenti nel comune". 

E dalla petizione, lanciata ad agosto, dopo molte promesse, si è passati al "cartellino rosso" con i primi allenamenti di protesta sulla strada dovuti all'impossibilità di intraprendere l'attività sportiva in maniera consona che ha portato pure al conseguente calo di iscrizione dei soci. E tutto questo è un vero peccato visti anche i campioni regionali che la società in così poco tempo ha saputo far emergere.

Qualcuno a giustificazione dell'amministrazione ha anche detto che tra Genova e La Spezia non esiste nessuna struttura dedicata all'atletica e che sarebbe opportuno lamentarsi anche con le altre cittadine rivierasche, il che è vero, ma è altrettanto vero che Chiavari la sua pista di atletica ce l’aveva. Ad avere problemi inoltre sembra non essere solo questa società ma anche le altre associazioni come i Maratoneti del Tigullio e presto probabilmente anche le altre attività sportive saranno costrette a sloggiare dalla struttura per dare più spazi alle esigenze calcistiche.

Tutto questo non vuole essere una polemica chiassosa ma una spinta ad agire responsabilmente da parte dell'amministrazione che in campagna elettorale sottolineava nel programma la volontà di ampliare le possibilità sportive per i giovani ma che al lato pratico sembra occuparsi un po' troppo del calcio a discapito del resto. C'è da dire infine che anche il patron Gozzi, tramite mezzi stampa, sembrava essersi impegnato per risolvere questa situazione e se la notizia fosse vera sono pronti fragorosi applausi oppure un'altra bella ammonizione.

Tratto da CORFOLE! del 2/2015, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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