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05 Marzo 2013 | in categoria/e attualita ecologia edizione cartacea

I lavori green più richiesti e meglio pagati: non solo amore per la terra, rispettare l'ambiente e le risorse naturali è un ottimo lavoro

Se i dati sulla disoccupazione sono un “bollettino di guerra”, specialmente per quanto riguarda i giovani, buone nuove ci giungono dalla green economy, settore in continua crescita. Il Rapporto GreenItaly evidenzia che in Italia nel 2011 su 600mila nuovi posti di lavoro circa 227mila riguardano figure legate al mondo del green in senso ampio e 97mila più direttamente al settore: ossia il 38% delle nuove assunzioni! Tra l’altro si stanno creando professioni inedite e con un grande futuro, come le ultime a essere formalmente riconosciute: gli eco avvocati, che si occupano di questioni legali connesse all’ambiente; gli energy manager, che si occupano del risparmio energetico in azienda e che nel 2012 hanno avuto un boom di richieste; gli environmental manager, ossia i responsabili del rispetto delle norme ambientali all’interno delle organizzazione.
In Italia si stima che le professioni del mondo green occupino una forza lavoro intorno alle 100.000 unità: un traguardo importante, raggiunto in un lasso di tempo relativamente breve, e destinato a un costante incremento. In particolare, a mostrarsi floride sono le attività a diretto contatto con le campagne: per la prima volta da un decennio a questa parte, c’è stata un’inversione di tendenza che ha visto crescere del 4,2% le imprese condotte da giovani under 30.
Anche in questo caso vediamo sorgere nuove professioni, ma il merito va anche alla riscoperta dei valori e dei ritmi della vita contadina, di una vita semplice vissuta all’aria aperta. La Coldiretti stima che la metà dei giovani tra i 18 ed i 34 anni oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che fare l’impiegato (23%) o lavorare in una multinazionale (19%). E così si spiega l’emergere sulla scena di agrigelatai, sommelier della frutta, affinatori di formaggi, birrai a chilometri zero, stagionatori di miele e via andare. Anche la distribuzione organizzata si... riorganizza: è boom di aperture per mercati e botteghe di vendita diretta, che inseriti nella rete ‘Campagna Amica’ di Coldiretti hanno portato a 7.000 i punti vendita sul territorio nazionale. E non è tutto: la green economy porta riflessi positivi anche nella sostenibilità edilizia, con la bioarchitettura, le tecnologie per l’uso di rinnovabili e la ricerca. Insomma, se non vogliamo mandare i conti in rosso, costruiamo un futuro verde.

Tratto da CORFOLE! del 3/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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