ecologia, edizione cartacea

di GIansandro Rosasco | 28 Aprile 2017 | in categoria/e aiuola attualita cucina ecologia edizione cartacea

BUONMESE di Giansandro - La fregola della fragola

Chi non sogna nella vita di lasciare qualcosa ai posteri, un fulgido esempio per figli, nipoti e pronipoti, insomma qualcosa di buono per cui valga la pena essere ricordati? Ebbene, sulla soglia dei 40 anni posso finalmente dire di esserci riuscito perché ho risolto uno dei grandi enigmi della vita, un’impasse che nonostante il mio autentico spirito genovese non ero riuscito a superare: NON FAR MARCIRE LE FRAGOLE! Ebbene sì, se anche a voi questo problema vi ha tolto il sonno per molte notti, posso affermare con assoluta tranquillità di averlo risolto. La pratica più semplice sarebbe mangiarle subito ma se proprio non avete resistito all’incredibile offerta della cassettina a cinque Euro e non desiderate ingozzarvi, non dovete fare altro che girare il giornale (n.d.r. in quest aversione on line ci limitiano a dirvi di proseguire a leggere ;)). Se invece non vi interessa perché vi cruccia di più la conservazione dei fichi potete tranquillamente passare ai prossimi articoli.
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Ah ma allora vi interessa! Bene! La soluzione al dilemma è come l’uovo di Colombo ma per arrivarci ho dovuto immedesimarmi in una fragola la quale tutti sappiamo nasce libera, indipendente, seguendo il sole mossa qualche volta dal vento. Poi arriva l’uomo, brutto e cattivo, che la sradica dalla pianta, la sua casetta in mezzo alla natura, e la confina in un condominio di plastica blu, per quelle più fortunate trasparente così può guardare il panorama mentre viaggia per chilometri ammassata sulle sue cuginette. Come volete che reagisca una fragola? Male, malissimo così si lascia marcire. Ebbene, dopo la valanga di scempiaggini che vi ho costretto a leggere per riempire questo spazio, la soluzione seria è di renderle di nuovo indipendenti. Dopo averle acquistate, avendo avuto cura di metterle in cima alla borsa della spesa, dovete immediatamente toglierle dai contenitori e disporle in frigo su un piatto in modo che non si tocchino, togliendo l’eventuale muffa. Se così farete vi dureranno almeno il doppio e potrete gustarle sempre fresche e sode! Sappiatemi dire! PS Ora che avete imparato, informate tutti, questo è il mio lascito per le generazioni future, finalmente posso morire in pace.