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    attualita, edizione cartacea

    di Simone Parma | 03 Settembre 2018 | in categoria/e attualita edizione cartacea

    “Disturba i cavedani”: multata. Un'estate di sanzioni davvero...bizzarre

    “Disturba i cavedani”: multata. Un'estate di sanzioni davvero...bizzarre

    Anche voi siete stati multati per un fatto inconsueto?
    Scrivete a redazione@corfole.com

    È una bella giornata di sole e per sfuggire dalla calura cittadina decidete di andare al Lago di Giacopiane e rilassarvi lasciandovi trasportare sulle dolci acque dal vostro materassino. Non pensereste di macchiarvi di qualche reato, invece appena tornati a riva vi viene consegnata una multa da più di 100 €!
    Cosa può essere mai successo?
    Avete infranto la legge, per la precisione avete “disturbato i pesci”: un pescatore si è infatti sentito leso nei sui diritti e ha allertato i Pubblici Ufficiali che vi hanno immortalati in “flagranza di reato”.
    Quella che avete appena letto è l’avventura capitata qualche giorno fa a Barbara Boni, che da Lavagna aveva scelto di trascorrere un pomeriggio in serenità nel Parco dell’Aveto: «Di tutta questa vicenda, a parte la severità della multa che poteva essere evitata invitandomi ad uscire dall’acqua, ciò che mi ha lasciato davvero male è stato il fatto che la guardia ha verbalizzato di avermi fotografato a distanza! Ora riesco anche a riderci su, ma per come è andata tutta la vicenda pensare che sono stata fotografata in costume a distanza mi è parsa davvero una esagerazione».

    La legge esiste, ma i cartelli...
    La legge che tutela la riserve di pesca in effetti esiste (Legge regionale 1 aprile 2014, n. 8 art. 24 comma 3) e recita: “Si applica la sanzione amministrativa da 100,00 euro a 400,00 euro per chi intenzionalmente cagiona l’interruzione o turba il regolare svolgimento dell’attività di pesca”, ma secondo Barbara le zone di pesca non sono chiare e tantomeno i cartelli informativi sono abbastanza leggibili da poter evitare un inconveniente del genere: «Un turista deve capire che le zone con divieto di pesca sono dei pezzettini specifici, ma il regolamento è attaccato agli alberi e con le fronde questi fogli non sono molto visibili. Come si vede dalla foto inoltre, la loro condizione non è delle migliori».



    Tuttavia la tristezza deriva da altro: «Essendo tornata da poco dalla Slovenia ed essendomi goduta là i laghetti ho pensato di bissare qua, dimenticandomi che eravamo in Liguria…».

    A Chiavari la multa è questione di centimetri
    Arrivano segnalazioni di multe bizzarre anche da Chiavari, da dove una lettrice  ci ha segnalato la multa alla Vespa in foto: «Questa vespina è stata multata nello spazio di Via Entella riservato al carico e scarico secondo gli orari della segnaletica verticale situata all'uscita del supermercato. I foglietti della multa sono inseriti nel manubrio e quindi solo il proprietario assente conosce la motivazione».


    «Chi ha osservato non ha ben chiaro se: impedisce l'attività di carico e scarico; oppure si appoggia con la ruota anteriore sulla riga gialla della segnaletica orizzontale ostruendone la vista e la simmetria del limite di divieto; o ancora la confidenza del proprietario nel parcheggiare a lato del bidone non è stata apprezzata»
    . Un fatto seguito da altri nei giorni successivi, tanto che la nostra lettrice è tornata a scriverci: «Anche oggi continua la distribuzione di multe per fatti innocui e del tutto trascurabili comminate con attenzione piuttosto maniacale e cavillosa. Mi è sembrato opportuno porre l'accento su un fenomeno che crea disagio a chi opera, a chi risiede e a chi utilizza le strutture commerciali esistenti che si diramano nelle vie adiacenti».

    A Rapallo multano anche i disabili
    “Oltre al danno anche la beffa?”: è quello che si è tristemente chiesto Paolo Rosa davanti a una multa che lede più l’animo del portafoglio. “Ho un figlio di 18 anni con atrofia muscolare spinale, patologia per cui è esentato dal controllo periodico della disabilità - scive -. Per mia distrazione ho fatto scadere il permesso disabili. Ho pagato l’obolo per non perdere ulteriore tempo con contestazioni burocratiche e con la speranza che questi fondi contribuiscano ad eliminare le residue barriere architettoniche presenti a Rapallo. Visto che spesso, anche dopo la ristrutturazione, contrariamente agli obblighi di legge, l’accesso ai locali non viene adeguato”. Purtroppo le azioni verso una maggiore civiltà, così come avere servizi efficienti e all’altezza di un paese sviluppato richiedono burocrazia e lungaggini mentre le sanzioni vanno veloci e dritte al punto; così non solo è arrivata la multa, ma il cittadino si è visto anche decurtare due punti sulla sua immacolata patente.


     


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