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    benessere, cucina, edizione cartacea, locali, tempo libero, uscire

    di Michela De Rosa | 05 Ottobre 2017 | in categoria/e benessere cucina edizione cartacea locali tempo libero uscire

    Dal pascolo alla tavola: in Val Cichero, tra carne a KM0, gutin de vin e allegria

    Renato Casella con un pezzo di succulenta carne che a poca distanza diventa una gustosa tagliata, preparata al momento (su prenotazione) da Isa e Gabry della Trattoria Colomba. Più a chilometro zero di così!
    Dal pascolo alla tavola: in Val Cichero, tra carne a KM0, gutin de vin e allegria

    La piccola macelleria di un paesino è diventata la meta dei buongustai; e nei locali vicini si possono gustare la loro carne e altri prodotti locali

    Con quella faccia un po’ così, quel sorriso un po’ così che abbiamo noi della Val Cichero...Perché la prima cosa che si nota è che sono tutti gioviali, salutano per strada anche gli estranei, ti accolgono col sorriso e ci scappa perfino il bicchiere di vino. Sarà il panorama, sarà la natura così presente, sarà che mangiano bene. Che qui il “chilometro zero” è di casa. Una vera istituzione in questo senso è la macelleria Casella (aperta il sabato 07:00-12:00 e 15:00-19:00 e domenica 07:00-12:00 Tel 0185.357744 - 340.3210881),  meta di pellegrinaggio per i buongustai e per chi cerca carne sana e genuina. Si raggiunge camminando per qualche metro su una caratteristica stradina acciotolata, tra belle case in pietra, con i fiori sui balconi e il profumo di stufa accesa. Si arriva così in questa bottega fuori dal tempo, dove un lungo bancone fa mostra dei tagli del giorno, molti introvabili nei negozi commerciali.

    A svettare su tutto ci sono loro, i fratelli Renato e Davide (nell foto, a cui si aggiunge Paolo, assente quel giorno), due omoni con le guance rosse di montagna e la stazza di chi è abituato al lavoro all’aria aperta: quello con le loro 150 mucche “piemontesi” e “limusine”, che vengono portate a pascolare libere da marzo a novembre. Un’attività importantissima anche per l’ambiente perché ripuliscono ogni anno 80 ettari di terreno. Dove passano loro incendi non se ne sviluppano. Una attività di famiglia, iniziata trent’anni fa e decollata negli ultimi anni, grazie alla crescente consapevolezza nel consumatore del lato oscuro degli allevamenti intensivi, crudeli per gli animali e pericolosi per l’uomo, visto l’utilizzo di ormoni della crescita e antibiotici. Invece qui è tutta un’altra musica: campi, vacche, zeneize e un guttin de vin, de chellu bun. Perché nella bottega dei Casella, oltre all’assaggio della fettina di carne cruda “così sente com’è fresca che si scioglie in bocca”, tra una chiacchiera e l’altra e quelle risate sonore ci può scappare perfino il bicchiere di vino in allegria. E dove vi ricapita?

    I fratelli Davide e Renato Casella con la nuova generazione, già aiutanti nell'attività di famiglia: Ilaria, Alberto e Alessia.

    Si vende solo misto: così ce n’è per tutti
    “Sì, ma chissà che prezzi”, direte voi. Vi stupiremo: solo undici Euro al chilo, per una carne freschissima e soprattutto davvero sana e genuina. E c’è un’etica anche nella vendita:  per far sì che tutti trovino anche un po’ dei tagli più pregiati, qui si acquista in modalità “misto”, in modo che ad esempio il filetto non finisca in una sola casa ma ne resti per tutti. Per cui, ad esempio, insieme alla fiorentina da un chilo va preso anche mezzo chilo di bollito, di macinato o di spezzatino. E’ anche un modo per cucinare piatti sempre diversi, e il cliente abituale ormai ben gradisce questa condizione. Poi il primo martedì del mese c’è l’offerta speciale e i prezzi arrivano a otto Euro al chilo. E ora che è autunno arriva anche il maiale, con i suoi derivati.

    Dal pascolo alla tavola: dove gustare la carne della Val Cichero
    Come dicevamo, in Val Cichero mangiano bene e non fanno eccezione gli agriturismi e le trattorie. Nella vostra gita gastronomica avrete di strada due posticini dove ritroverete gli ingredienti locali, dalle verdure al miele, dai formaggi ai salumi e ovviamente la carne. E anche un’altra caratteristica locale: la giovialità. Così sia da Liliana e Renzo dell’agriturismo Cason de Larvego (333.2121161) che da Isa e Gabry della trattoria la Colomba (in foto - 0185.357740) non solo farete un pasto genuino, ma vi sentirete subito a casa.

    Tratto da CORFOLE! del 10/2017, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


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