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06 Febbraio 2023 | in categoria/e diritto

POSSESSO ESCLUSIVO DI UN COEREDE ED USUCAPIONE

Gino (nome di fantasia per motivi di privacy) ci scrive di aver ereditato, insieme ad altri fratelli, un vasto terreno recintato e di averlo sempre usato come pascolo per il proprio bestiame, fin da prima che i suoi genitori morissero.
Ora i suoi fratelli, ritenendosi coeredi alla pari con Gino, ritengono di dover addivenire ad una divisione del bene (come del resto è avvenuto per tutti gli altri beni immobili presenti nell’asse ereditario).
Gino ci chiede se può opporsi alla richiesta dei suoi fratelli, asserendo di aver usucapito il terreno in questione per averlo posseduto per oltre vent’anni come se ne fosse stato il proprietario esclusivo.
Ritengo di poter rispondere affermativamente al quesito che ci formula Gino.
Se il nostro lettore, infatti,  riesce a dimostrare di aver posseduto per almeno vent’anni il bene come se ne fosse stato proprietario esclusivo, può essere legittimamente dichiarato proprietario del bene.
Secondo un recente pronuncia della Cassazione (32413/2022), addirittura chi aveva iniziato a possedere il bene come comproprietario, può usucapirlo come proprietario esclusivo, prima della divisione ereditaria, se riesce a dimostrare di averlo posseduto, come proprietario esclusivo appunto per almeno vent’anni.
Infatti la Suprema Corte afferma quanto segue: “il coerede che, dopo la morte del “de cuius”, sia rimasto nel possesso del bene ereditario può, prima della divisione, usucapire la quota degli altri eredi, senza necessità di interversione del titolo del possesso; a tal fine, però, egli, che già possiede “animo proprio” ed a titolo di comproprietà, è tenuto ad estendere tale possesso in termini di esclusività, godendo del bene con modalità incompatibili con la possibilità di godimento altrui e tali da evidenziare un’inequivoca volontà di possedere “uti dominus” e non più “uti condominus”.
Nel caso che ci occupa, Gino dovrà provare di aver esercitato un possesso tale del terreno da rendere impossibile agli altri coeredi una qualsiasi forma di possesso (per esempio Gino potrà dimostrare che solo lui aveva le chiavi per accedere all’interno della recinzione).
Ovviamente tale principio si estende anche al possesso di altri tipi di beni immobili come, ad esempio, le unità abitative.

A cura dell'Avv. Gabriele Trossarello
Studio: Chiavari, Gattorna
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