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10 Giugno 2024 | in categoria/e edizione cartacea

#diritto - Immobile in divisione: fino a quando posso abitarlo?

Irene (nome di fantasia per motivi di privacy) ci scrive di essere stata parte di un giudizio di divisione di un immobile. Ora il processo è terminato con una sentenza di primo grado e, purtroppo per la nostra lettrice, il Tribunale ha stabilito che un immobile dove Irene attualmente abita debba essere assegnato a un altro coerede.
Irene ritiene tale sentenza ingiusta e illegittima e intende fare appello. La nostra lettrice, però, ci chiede se nelle more del giudizio di appello e dell’eventuale successivo giudizio per cassazione, lei stessa possa venire obbligata a rilasciare l’immobile dove attualmente sta abitando.

Mi sento di poter tranquillizzare Irene. Infatti, come ha recentemente stabilito un’ordinanza della Corte d’Appello di Genova (ord. 27/10/2022), la sentenza che interviene a dirimere una controversia in materia di divisione ereditaria ha valore meramente dichiarativo o, in altri termini, di mero accertamento e, pertanto, non è provvisoriamente esecutiva (come, invece, lo sono le sentenze di condanna). La Corte ligure afferma infatti: “Anche se l’assegnazione dei beni ai condividenti contenuto nella sentenza ha effetto retroattivo, retroagendo l’acquisto della proprietà alla data della apertura della successione, l’esecutività della sentenza si produce soltanto al suo passaggio in giudicato, allorchè l’accertamento contenuto nella pronuncia del giudice fa stato ad ogni effetto tra le parti, loro eredi ed aventi causa. Soltanto da tale data ciascun condividente può esercitare tutti i poteri e le azioni inerenti alla titolarità ed al godimento dei beni, compreso il potere di agire in via esecutiva per il rilascio dei beni che gli sono stati assegnati in proprietà esclusiva contro il condividente che non abbia più alcun titolo idoneo a giustificarne la detenzione”.
Pertanto la sentenza che coinvolge Irene varrà come titolo esecutivo solo nel momento del suo passaggio in giudicato e, quindi, sicuramente dopo il giudizio di appello e dopo il successivo ed eventuale giudizio per cassazione. Quindi, per il momento Irene potrà continuare ad abitare nell’immobile che sta attualmente occupando.

A cura dell'avv. Gabriele Trossarello
Studio: Chiavari, Gattorna
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