aiuola, attualita, edizione cartacea

di Giansandro Rosasco | 09 Ottobre 2013 | in categoria/e aiuola attualita edizione cartacea

L'AIUOLA (di Giansandro Rosasco) - Quelli che...non c'è lavoro (melancholy blues)

C’è la “ragazza” di venticinque anni accompagnata al colloquio dalla mamma, quello diplomato che pensa di valere più di un laureato, quello laureato che val più di quel che ha lavorato. Quello timido che gli sudano le mani, quello del minimo indispensabile, quello che “era scritto a contratto”. C’è quello che ti chiede “quanto si prende” ancor prima di cominciare e quella che ti propone lo stipendio. C’è quello che conosce il lavoro meglio di quel che glielo dà. Oh yeh!
C’è quella che non vuole essere sfruttata e non parte neanche. C’è quello sfruttato che si arrende perchè tanto sono tutti uguali. C’è quello che “il padrone guadagna grazie a me”. Quello che “appena si gira mi metto su Facebook” e c’è il ragazzone sui trent’anni che da dieci cerca impiego, con la famiglia che gli dà tutto e intanto gli ruba il tatto. C’è la speranza! Ma fuori piove, è meglio star a letto, comincerò a cercar lavor domani. Oh yeh!
C’è quello che se non mi dai il centesimo vado dal sindacato. C’è quello che va dal sindacato e minaccia pure lui. C’è quello che “non danno incentivi ai giovani” e non fa nemmeno volontariato. C’è quello che prende troppo poco rispetto all’altro e allora è meglio andare via. C’è quello che ti porta il curriculum dopato e quell’altro che non l’ha nemmeno vergato. Quelli che “se faccio mezz’ora in più però cosa mi dai”? Quelli che “la tua proposta non è alla mia altezza”. Quelli che anche se arrivano un po’ più tardi, tanto è uguale, “sono talmente bravo che non mi sgriderai”. Quelli che parlano male del vecchio capo. Quelli che “lo straordinario al bar di domenica? No mi spiace devo andare allo stadio”. Quelli che se mi metto il piercing in bocca e l’anello al naso dimostrerò di che pasta sono fatto. Quelli che ti danno del tu, tanto sei giovane oh yeh!
Quelli che “quante sono le ferie annuali e i permessi retribuiti?”. Quelli che devo tenere il telefono accesso perchè proprio in quel momento c’è una cosa più importante. Quello che pensa che all’estero sia meglio di casa sua. Quelli che per principio non per i soldi, oh yeh oh yeh!
 
PS Mi scuso con Enzo Jannacci ed escludo: i malati, coloro che assistono persone bisognose di cure, chi si ritrova improvvisamente senza lavoro a 50 anni con famiglia a carico, gli esodati. Insomma si ci siamo capiti ce l’ho con i ventenni, bamboccioni, che al posto di tirarsi su le maniche non fanno altro che lamentarsi. E ora sparatemi pure, era tanto che volevo “cantare” questo blues: oh yeh!

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