l'aiuola

di Giansandro Rosasco | 02 Febbraio 2016 | in categoria/e aiuola attualita edizione cartacea

L'AIUOLA di Giansandro Rosasco: "Vecchio chi?"

Vi siete mai domandati quando si diventa vecchi? Io pensavo che la vecchiaia fosse “avere vent’anni anni in più di quanti ne ho io.” Indipendentemente da quanti ne ho. E invece no, arriva quando senti la fatidica frase: “Mi scusi Signore”. Ecco, lì c’è l’ingresso alla maturità. Un tappeto rosso che hai rincorso da ragazzino e che ora non vorresti calpestare, ma invece è li srotolato tutto per te grazie a poche semplici parole.
Se non bastasse questo, dalla bacheca Facebook cominciano a saltare fuori le foto dei tuoi amici con matrimoni, figli, divorzi e cose così. Cose da grandi. Anche le tavolate non sono più quelle di una volta. Si passa dalla pizza e Coca tra ragazzini single su tovaglietta di carta a quadretti, ai tavoli con il vino invecchiato e la tovaglia di stoffa. Il tuo vicino di tavola è minimo sposato, ha i capelli brizzolati e mette le corna con l’amica di fronte, che ha le tette rifatte.
A conferma arrivano anche i primi dolorini, da qualche parte, random. Tutte le pubblicità dei medicinali che passano alla tv cominciano ad avere un senso anche per te: se da piccolo al massimo potevi sniffare l’Aereosol e impiastrarti col balsamo di Tigre, ecco che andando in là con l’eta ti fai dei nuovi amici: un OKI per “la cervicale” (E chiudi il finestrino!), un po’ di Maalox “per pettinarti lo stomaco” e qualche “punturina per i doloretti”. Ahimè diventa anche automaticamente vero il detto che le stagioni non sono più quelle di un tempo perchè le tue ginocchia “sentono l’umidità”.
E, croce della croce, alla radio trasmettono gruppi del tutto sconosciuti: fai due conti e scopri che la tua canzone preferita risale a trent’anni fa. Poi ti guardi allo specchio e non ti vedi così canuto, ti guardi dentro e non ti senti così anziano; boh, io mi sento ”Sempre lo stesso”, come Luca Carboni (vedi che una canzone recente la conosco?). E penso alle parole di John Barrymore: “Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti, in lui, superano i sogni”. E allora, buona “vecchiaia” a tutti!

Tratto da CORFOLE! del 2/2016, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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