edizione cartacea, locali, uscire

di Chiara Staderoli | 05 Febbraio 2013 | in categoria/e edizione cartacea locali uscire

MOVIDA - Movida amarcord: noi che negli anni ‘90...

Passano gli anni - anche solo una decina- cambiano le mode, ma anche il modo di divertirsi. Potrei sembrare un po’ nostalgica – e magari anche un po’ patetica agli occhi dei teenager che incapperanno in questo articolo alla “I migliori anni” di Carlo Conti”-  ma mi sento di dire che “noi”  attuali trentenni e ultratrentenni sapevamo incontrarci, divertirci e generare ricordi anche quando non esisteva l’era digitale.
Noi che, quando ancora non esistevano i cellulari, whatsapp e gli eventi di Facebook, ci davamo appuntamento in carruggio a Chiavari o nei bar solitamente frequentati dalla compagnia… perché il sabato pomeriggio, dopo una devastante settimana di scuola, la vasca in centro ci stava, sempre e comunque e si creava anche un po’ di attesa, perché non sapevamo mai chi avremmo incontrato…ragazzi compresi!
Noi che, d’estate, ci vedevamo alle 3 dai Barconi o dai Liguria o dalle cabine telefoniche vicino ai Villa Balbi, con la scheda telefonica o il gettone pronti a telefonare all’amico ritardatario o smemorato.
Noi che la movida ce la portavamo dietro durante la settimana, quando lasciavamo a casa la voglia di andare a scuola, e facevamo “sega” andando al Blue Seagull o al Cafè Bleu.
Noi che al Blueseagull,  (anche) di sera, ci telefonavamo da un tavolo all’altro.
Noi che…altro che lo spuntino di mezzanotte! La fame notturna la vincevamo con i testaieu del Cadiferae, l’unico locale aperto fino alle 6 del mattino e la voglia di bere con la sangria della Hola, a Cavi Borgo.
Noi che, durante la settimana, raccoglievamo gli ambitissimi inviti per il Lidò e la domenica pomeriggio ci andavamo a ballare. E a ballare non si andava solo al Lidò, avevamo la Piscina dei Castelli, tappa obbligata di tutti i sabati sera, specialmente d’estate, con l’omaggio donna entro l’una, i balli in spiaggia e il revival in riva al mare.
Noi che il venerdì in della Riviera era quello dello Schooner di Tino Barbera.
Noi che…oggi sentiamo le nostre canzoni solo nelle serate revival, ma che guarda caso ancora riempono le piste, restando comunque sempre meglio di Gangnam Style e compagnia…cantante!
Noi che il Vascello, il Brigantino, il Mille Lire, l’Exca, l’Irish Pub e l’Ideal…
Noi che, senza iPhone e tag su faccialibro che testimonino il nostro passato da viveur, agli occhi dei teen di oggi sembriamo solo gli sfigati degli anni Novanta, ma alla fine sapevamo dove andare e ci divertivamo con poco.
Noi che…i nostri migliori anni ce li portiamo dentro insieme ai ricordi e alle risate (e perché no alle menate) e ne andiamo fieri.

Tratto da CORFOLE! del 2/2013, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

Vedi la pagina del giornale che contiene questa notizia