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02 Maggio 2012 | in categoria/e edizione cartacea esperti wedding

OBIETTIVO NOZZE (e dintorni) - Come evitare l'effetto ‘posa' e ottenere foto naturali

A cura di Luca Musso www.studio-35.it studio.35@tiscali.it 347.3144162

Lo dico per esperienza: a tutti piace essere fotografati. All’inizio la maggior parte delle persone si nega («Vengo sempre male!»), si irrigidisce in pose innaturali, abbozza sorrisi tirati o addirittura si nasconde all’obbiettivo della macchina fotografica. Ma basta mostrare sul display la foto giusta, quella scattata con un’angolazione particolare, con una luce calda e morbida per convincere tutti del contrario e fare diventare il servizio di matrimonio un divertimento, un gioco di complicità tra il fotografo e i diversi protagonisti. Con l’esperienza acquisita negli anni e la sensibilità personale, ecco creato il clima ideale per la realizzazione di un lavoro ben fatto, scampando così al rischio di foto... ‘mummificate’! Tutto ha inizio a casa degli sposi. Si arriva dalla sposa poco prima che sia pronta, facendo scatti qua e là: «Non sono ancora truccata!» è la frase tipica, a cui segue il tentativo di sottrarsi. Ma sappiamo come fare e che poi se ne pentirà: scattiamo comunque qualche immagine e le mostriamo una foto, una foto soltanto. Se quella foto le piace (e di solito le piace, ve lo assicuro!) allora è fatta! Perché da quel momento si fiderà. Lo stesso accadrà con lo sposo e così sapranno che alle foto ci penseremo noi e potranno rilassarsi e concedersi all’obiettivo in quella che si appresta ad essere la giornata più bella della loro vita. E noi la fermeremo per loro in tante immagini emozionanti

Tratto da CORFOLE! del 5/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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