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    attualita, edizione cartacea, il tappiro

    di Giansandro Rosasco | 03 Ottobre 2011 | in categoria/e attualita edizione cartacea il tappiro

    Una manovra di lacrime e sangue taglia i soldi ai piccoli comuni: il Sindaco ‘attappirato' protesta e chiude il Comune per un giorno

    Una manovra di lacrime e sangue taglia i soldi ai piccoli comuni: il Sindaco ‘attappirato' protesta e chiude il Comune per un giorno

    Tagli ai Comuni? E io chiudo. Portato all’esasperazione come tutti i suoi colleghi, il Sindaco di Cicagna Roberto Bacigalupo, il 15 settembre ha letteralmente chiuso il Comune per un giorno.
     - Cosa vi ha portato a questa decisione così clamorosa?
    Si è trattato di una protesta simbolica, attuata il 15 settembre, per far sapere ai cittadini che in queste condizioni e senza risorse non saremo più in grado di amministrare i Comuni e pertanto garantire loro i servizi, anche quelli essenziali. Abbiamo aderito all’iniziativa che l’ANCI (Associazione di Comuni Italiani) ha lanciato a livello nazionale. Dai dati forniti i Comuni sono l’unico comparto che ha tenuto sotto controllo la spesa corrente, sacrificando quella in conto capitale al fine di rispettare i forti vincoli di finanza pubblica imposti, specialmente con il patto di stabilità. Gli effetti della nuova manovra sono devastanti poiché tutto ciò comporterà una contrazione degli investimenti dal 2012 pari al 18%, con conseguenze fortemente recessive sull’economia locale.
    - A chi sono imputabili questi tagli?
    Indubbiamente al Governo che non riesce a ridurre la spesa della PA nonostante le manovre degli ultimi 20 anni, e obbliga gli Enti Locali a dover aumentare la pressione fiscale sui cittadini o in alternativa a tagliare servizi essenziali. Si continuano a chiedere sforzi economici ai cittadini e ai Comuni, che versano lacrime e sangue, invece di ridurre ed eliminare gli sprechi e i privilegi a livello centrale.
    - Quali sono in termini pratici i disservizi al cittadino derivanti da questi tagli?
    Risulta evidente che gli Amministratori locali sono obbligati a scegliere se aumentare la pressione fiscale ai cittadini per mantenere un livello adeguato dei servizi essenziali o altrimenti tagliare questi servizi; bloccare lo sviluppo del territorio rinunciando ad investimenti in conto capitale (infrastrutture, parcheggi, manutenzione territorio, scuole..). Si tratta di servizi essenziali quali ad esempio il sociale, il trasporto pubblico, la scuola, a livello Regionale addirittura si taglia sulla sanità, sulla sicurezza (tagli e soppressione di caserme dei carabinieri, ecc)
    - Crede quindi che sia una protesta di parte politica contro il governo oppure un coro di sconcerto bipartisan?
    E’ una protesta a favore dei cittadini, i quali non riescono più a sostenere una situazione del genere, basti pensare che hanno protestato contro la manovra anche Sindaci e Presidenti di Regioni vicini a questo Governo (ad esempio Alemanno, Formigoni, ecc..).
    - Dove sono gli sprechi secondo voi e dove occorre tagliare?
    E' facilmente intuibile che gli sprechi e i privilegi derivano principalmente da una pessima gestione della spesa pubblica e da enormi costi della politica a livello centrale. La Politica romana dovrebbe dare per prima il buon esempio, realizzando una riforma seria.
    - A proposito di "Roma ladrona" secondo lei con questa manovra il federalismo è stato raggiunto almeno in qualche cosa?
    Dopo quanto esposto sopra, lascio ai lettori immaginare la mia risposta.

    Tratto da CORFOLE! del 10/2011, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata


     


    I commenti dei lettori
    Gio Batta e anche mia Madreera una Bacigalupo.:

    Non pensa che bisogna moralizzare i stipendi dei dirigenti delle banche, delle società a partecipazione Pubblica e anche di tante aziende private, gli amministratori delegati, presidenti di vari enti, eliminare il malcustume delle consulenze inutili, il Privileggi dei stipendi dei calciatori oltre che il costo della politici nazionali e anche di molte regioni.<br />Altra cosa sarebbe utile combattere la speculazione edilizia, di lusso, gli affitti delle ville in nero, dei panfili battenti bandiere di comodo, l'evazione fiscale, ed un controllo sulle onlus, che buona parte sono comodi paradisi fiscali, che non hanno altro scopo se non di non pagare tasse, questo avviene anche nel palazzo dove abito io, dove la grossa proprietà gestiscono, sotto la forma di onlus, appartamenti e attività commerciali.. Grazie


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