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    cultura e tradizioni

    01 Ottobre 2008 | in categoria/e attualita

    S.Tommaso di Boasi: vive grazie ai volontari

    Un museo contadino allestito dai cittadini e il circolo ricreativo mantengono viva la struttura
    S.Tommaso di Boasi: vive grazie ai volontari

    Il nostro tour nelle chiese della vallata continua e questa volta è salito nella parrocchia finale della Fontanabuona: Boasi. Insieme a Vallebuona, entrambe nel Comune di Lumarzo, chiudono la cornice della Val Fontanabuona, ricordata peraltro dal noto inno della valle, su versetti antichi, con musiche riadattate dal Gruppo Folk “O Castello” di Favale di Malvaro. Boasi è posta sulla vecchia e tortuosa strada provinciale che conduce al Passo della Scoffera, che ha trovato un po’ di pace, come traffico veicolare (ma non di motocicli), da quando esiste il traforo delle Ferriere e l’autostrada A12. Alcune case raggruppate composte da una cinquantina di abitanti fanno da contorno alla vecchia chiesa parrocchiale intitolata a San Tommaso Apostolo.
    Il tempio non si presenta in un buon stato di conservazione, nessuno sembra accorgersi, fa male constatare che dal pavimento ai muri ed alla facciata il tempo stia cancellando questo piccolo e seppur semplice “monumento della frazione”.
    Grazie ad alcune preziose volontarie nei locali attigui alla canonica è nato da qualche tempo un piccolo museo contadino, una sorta di mostra di oggetti del nostro passato: gli abitanti, infatti, hanno dato loro vestiti, pentole, attrezzi per lavorare la terra e quant’altro, segno di un tempo ormai passato fatto di povertà e semplicità. Ogni anno le stesse volontarie allestiscono il presepe e mantengono aperto nel freddo inverno la chiesa per le visite del Concorso tipico della Fontanabuona.
    Il luogo sacro presenta una statua di legno antica, l’altare maggiore è una bella opera, tutto il complesso risale al 1917, quando la chiesa è stata consacrata dal secondo Vescovo della Diocesi di Chiavari Mons. Giovanni Gamberoni ed elevata al primo titolo di rettoria. La Parrocchia comprende la cappella votiva al Colle di Boasi e la Cappella di N.S. della Guardia e San Rocco, dal 1° luglio del 1982 la cura di queste realtà è stata affidata da Mons. Daniele Ferrari al cinquantacinquenne Don Agostino Campodonico, che regge anche le Comunità parrocchiali di Santa Margherita in Tasso e San Maurizio in Vallebuona. Singolare è la presenza in alcuni locali sotto la chiesa di un antico circolo ricreativo che tutt’ora presente, nelle stesse strutture ammodernate anche con una tensostruttura attigua, vengono organizzate feste da alcuni volontari della zona, in modo da rendere viva “l’ultima” Parrocchia della Val Fontanabuona.


     


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