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10 Dicembre 2012 | in categoria/e attualita diritto edizione cartacea esperti

Risolvi senza i costi e i problemi di un'azione legale: 7 buoni motivi per conciliare

A cura della Dott.ssa Maria Adele Melioli

1 velocità: consente alle parti by-passare i lunghi tempi della giustizia ordinaria; la procedura deve terminare entro quattro mesi senza alcuna formalità particolare.  
2 economicità: i costi sono predeterminati e ridotti rispetto a qualsiasi altra procedura giudiziaria e nonostante ciò è possibile detrarre le già esigue spese entro il limite di £500.00.
3 imparzialità: il conciliatore è un professionista che non ha alcun legame e/o interesse con le parti; non decide, non esprime alcun parere tecnico sulla vicenda, ascolta mediando la varie situazioni e problematiche oggetto della controversia, garantendo parità di trattamento alle parti.
4 volontarietà: le parti possono decidere di aderire o meno; dispongono della facoltà di condurre a buon fine l’iter conciliativo solo se considerano vantaggioso un accordo e nel caso ne delineano i termini.
5 riservatezza: quanto emerge dagli incontri di conciliazione è strettamente riservato e non può essere divulgato al di fuori di tale ambito, né dai conciliatori, né dalle parti, né da altri soggetti eventualmente presenti, neanche in caso che la procedura fallisca. Essa avviene in un clima di collaborazione e i partecipanti sono garantiti dalla riservatezza del procedimento.
6 efficacia ed efficienza: efficiente perché consente economie di tempi e di costi; efficace perché, diversamente da ogni altra procedura di soluzione di conflitti, permette di risolvere le liti con massima soddisfazione per i soggetti coinvolti.
7 reciproca soddisfazione: nella procedura conciliativa non ci sono né vinti né vincitori, ma le parti saranno entrambe appagate dalle reciproche concessioni.
La conciliazione è vantaggiosa sempre, perché è capace di produrre un effetto giuridico in ogni situazione di contrasto; è la via migliore per evitare la frustrazione del rapporto tra le parti, che invece è l’effetto inevitabile del ricorso alle azioni giudiziarie.
Nel prossimo numero: Come avviare una procedura di conciliazione?


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Tratto da CORFOLE! del 12/2012, con 25.000 copie gratuite: la testata più diffusa del Levante © Riproduzione vietata

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