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19 Settembre 2024 | in categoria/e edizione cartacea

Tizio, Caio e Sempronio sono esistiti... ed erano parenti!

E conoscete gli altri tre? E le versioni straniere?

Quante volte li citiamo per indicare tre persone a caso? Eppure, l’espressione “Tizio, Caio e Sempronio” ha origini antiche e persino illustri! Risale infatti al Basso Medioevo (1200-1300) epoca in cui a Bologna visse il giurista Irnerio, ritenuto fra i fondatori del Diritto moderno. Insegnava all’università, scrisse diversi volumi di analisi dei testi giuridici che spiegava attraverso degli esempi nei quali menzionava proprio Titius, Gaius e Sempronius, nomi molto comuni e quindi facili da ricordare per i giuristi. Questa espressione è giunta fino ai nostri giorni ed è entrata nel linguaggio comune, tanto che per “tizio” intendiamo non un nome proprio bensì “un tale”.

CHI ERANO STI...TIZI?

Tizio = Tiberio Gracco; o un Titius qualsiasi;

Caio = Gaio Gracco, fratello di Tiberio

Sempronio = Sempronio Gracco, padre di Tiberio e Gaio.

...E CE NE SONO ALTRI 3: LI CONOSCETE?

Ai tre, Irnerio affiancava in caso di necessità anche quelli di Filano, Calpurnio e Melvio, usati ancora oggi, di rado.

TIZI... STRANIERI

I loro parenti inglesi sono Tom, Dick and Harry, simpatico trio tratto in epoca elhisabettiana dai libri di J. Owen da Oxford. In Francia si usano i nomi comuni Pierre, Jean et Jacques, mentre i tedeschi riducono a due protagonisti: Hinz und Kunz oppure Hans und Franz. Ma li battono gli orientali, con il giapponese Yamada Tar e il tailandese Somchai. Amanti dei nomi lunghissimi, gli spagnoli ne hanno invece addirittura quattro: Fulano, Mengano, Zutano y Perengano. E chissà se derivano dal Sardo: Fulanu, Bodale e Nighele. La fredda Norvegia ci stupisce con Gud og hvermann (Dio e ogni uomo), mentre il Serbo Kurta i Murta ricorda tanto un’imprecazione napoletana. Infine, potremmo stupire gli amici con il Polacco Ptyś Ptyśkiewicz