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09 Settembre 2024 | in categoria/e edizione cartacea

La Banca del Tempo sbarca (finalmente) nel Tigullio

Non ci si scambia denaro, ma tempo, indipendentemente dal prezzo di mercato della prestazione: per esempio, un’ora per pulire le verdure vale come un’ora di lezione di musica. Il sistema si basa quindi sul principio di pari dignità delle attività e su quello di reciprocità, per cui ognuno è al contempo portatore di bisogni e di risorse.

La Banca del Tempo è un sistema di “libera associazione tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi, soprattutto nelle piccole necessità quotidiane”. E' un modo per recuperare le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto, che appartenevano alle grandi famiglie e al buon vicinato. Si chiama banca in quanto organizzata come un istituto di credito in cui le transazioni non sono di denaro, bensì di tempo. Quindi il valore delle attività scambiate corrisponde unicamente alle ore impiegate per realizzarle: un’ora di cucito per un’ora di giardinaggio, due ore di accudimento figli con due ore di yoga, e così via, tre ore di ripetizioni di italiano con tre ore di cucina etnica. Unica regola: cercare di coniugare quanto più possibile l’utilità con il piacere.

"Chiunque può aderire, poiché ognuno può offrire qualcosa di utile e tutti hanno bisogno di qualcosa - spiega Giansandro Rosasco dell'associazione Impegno Comune di Chiavari che ha lanciato l'idea - Tutti sono portatori di valori: si annullano le differenze fra giovane e anziano, ricco e povero, comunitario ed extracomunitario, disabile e normodotato; ognuno può portare qualcosa e tutte le prestazioni hanno lo stesso valore, ovvero 1 ora". Non occorre avere né grandi disponibilità di tempo né particolari competenze. Non è necessario offrire servizi professionalmente qualificati, purché si tratti di un’attività che si è in grado di svolgere e con piacere.

 
Come funziona
 
Facciamo un esempio: Mery, insegnante d’inglese madrelingua, si rende conto di avere delle ore libere che può mettere a disposizione: contatta la banca del tempo e diventa correntista dichiarando la sua disponibilità di due ore a settimana. Dario ha un figlio che ha proprio bisogno di quelle ripetizioni: grazie alla Banca del Tempo può contattare Mery. A sua volta, Dario offrirà due ore del suo tempo per altre mansioni, non per forza rivolte a Mery: potrà ad esempio fare la spesa ad un anziano o aiutare qualcuno col computer. Il vantaggio è proprio che non si diventa “debitori” o “creditori” con la stessa persona, di cui magari non ci serve l’attività offerta. è la Banca che si occupa di incrociare domanda e offerta nel modo più ottimale possibile. Quindi, ad esempio Mery potrà a sua volta riscuotere il credito di due ore da Franco che la aiuterà a potare le piante del giardino. E Franco potrà andare a vedere la partita, riscuotendo il suo credito da Claudio che si mette a disposizione per portargli fuori i cani. Non è difficile immaginare l’ampia gamma di scambi possibili, svincolati dalla bilateralità (come avviene invece nel baratto: io do a te e tu dai a me) e differiti nel tempo, poiché si dà quando si può e si riceve quando si vuole.
 
Pari dignità e reciprocità
 
L’unità di misura degli scambi è costituita dall’ora, indipendentemente dal prezzo di mercato della prestazione. Per esempio, un’ora per pulire le verdure vale come un’ora di lezione di musica. Il sistema si basa quindi sul principio di pari dignità delle attività scambiate e su quello di reciprocità, per cui ognuno è al contempo portatore di bisogni e di risorse.

Convivialità e condivisione
 
Un altro vantaggio è la convivialità: gli operatori della banca del tempo spesso organizzano riunioni, feste, gite, visite a mostre, musei, occasioni d’incontro tra tutti i correntisti che desiderano partecipare a queste iniziative, sia offrendo contributi fattivi alla loro realizzazione, sia semplicemente godendone. E “pareggeranno il conto” in altri modi. Si può anche offrire o cercare compagnia per andare al cinema, a teatro etc, scoprendo persone con gli stessi interessi.

 
 
E se ho poco tempo libero?
 
Chi ha poco tempo si accorgerà che è possibile moltiplicarlo, per esempio mettendosi a disposizione durante attività che si effettuano già, come per esempio, fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola. Ovvero, già che facciamo la spesa, ci costa poco farla anche per qualcun altro; già che portiamo i nostri figli a scuola o in palestra, possiamo portare anche quelli di altri.
 
L’attività nel Tigullio
 
"E' un sistema che già funziona in altre parti d'Italia, basta adattarlo e coordinarlo con la realtà locale e a questo pensiamo noi" afferma Mariangela Di Scipio coordinatrice della Banca.
"Oltre al Tigullio, la Banca del Tempo opera nei territori limitrofi compresi entroterra ed è estensibile a tutti i residenti dei comuni nella provincia di Genova. Un altro tassello nel segno della partecipazione", chiosa Davide Grillo, presidente dell’Associazione Impegno Comune.
 

Info: Giansandro Rosasco 328.2256519 preferibile WhatsApp scritto

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